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La Grecia spera in Venizelos: ma le urne sono vicine

di Alessandra Pepe11 Maggio 2012
11 Maggio 2012

Sarà Evangelos Venizelos, presidente del Pasok, il partito socialista greco, a provare a formare un nuovo governo dopo il fallimento di Alexis Tsipras, leader di Syriza, il partito delle Sinistre radicali.
Ieri Tsipras al secondo giorno del suo mandato esplorativo ha dovuto ammettere: «Non possiamo realizzare il nostro sogno di formare un governo di sinistra. Domani rimetterò il mandato al presidente della Repubblica». È naufragato così il progetto di formare una coalizione di governo dei partiti anti-austerity delle sinistre, ela Grecia, se fallirà anche il tentativo di Venizelos, si avvicina sempre più a nuove elezioni. Questa è la realtà che ha preso forma ieri dopo l’incontro di Tsipras con i leader dei partiti rappresentati in Parlamento ad esclusione dei neonazisti di Alba dorata.
L’incontro con Panos  Kammenos. Il leader dei Greci Indipendenti, che aveva conquistato 33 seggi alle ultime elezioni, ha commentato «Non c’è niente da fare, non abbiamo la maggioranza. Abbiamo constatato che non c’è il numero sufficiente di deputati dello schieramento anti-Memorandum per costituire una maggioranza. Quindi non possiamo andare avanti, e tutto è rinviato alla riunione che i leader dei partiti avranno presto con il capo dello Stato».
La considerazione di Evangelos Venizelos. Per il leader del Pasok, «Al momento attuale non ci sono possibilità di formare un governo di coalizione. I colloqui devono continuare per evitare che il Paese debba tornare alle urne», Venizelos, infatti, considera «pericolosa» la situazione in cui si trova orala Grecia, ed è favorevole alla formazione di un governo di unità nazionale per garantire la permanenza nell’euro del Paese ellenico, perché la sua uscita significherebbe «povertà di massa».
Il leader di Nea Dimocratia, Antonio Samaras, ha a sua volta  confermato di rifiutare completamente il Memorandum, e ha  voluto ricordare che il suo partito è «filoeuropeista e farà di tutto per far rimanerela Grecianell’Europa e nell’Eurozona».
Sempre ieri il Kke, partito comunista di Grecia, ha diffuso un comunicato attraverso la sua leader, Alexa Papariga, che ha chiesto «il ricorso immediato» a nuove consultazioni elettorali per cercare di affrontare il caos politico in cui si trova il Paese ellenico.

Alessandra Pepe

 

 

 

 

 

 

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