US filmmaker Martin Scorsese attends the 13th annual Rome Film Festival, in Rome, Italy, 22 October 2018. The film festival runs from 18 to 28 October. ANSA/CLAUDIO ONORATI

Scorsese MagistralisLezione del registasulle influenze italiane

Dalla Festa del Cinema a Roma il maestro racconta i film della sua formazione

Dall’Auditorium di Roma giunge l’eco dell’evento forse più interessante di questa Festa del Cinema di Roma: la lectio magistralis di Martin Scorsese sul cinema italiano che l’ha formato da ragazzo, con al centro i nove classici che per lui sono stati “vita vera”.

Ha iniziato citando Accattone di Pierpaolo Pasolini “il film a me più vicino, quella santità dell’animo umano e sofferenza non mi hanno più lasciato”. A sorpresa La presa di potere di Luigi XIV di Roberto Rossellini “cinema educativo”. Non poteva mancare Umberto D. di Vittorio De Sica “l’apice del neorealismo”. Grande tributo a Il posto di Ermanno Olmi “ispirazione per il mio Toro Scatenato”. Invece L’Eclisse di Michelangelo Antonioni “ha ridefinito il linguaggio”. Divorzio all’italiana di Pietro Germi ha invece ispirato Quei bravi ragazzi per “stile satirico e movimenti di macchina”.  Invece Salvatore Giuliano di Francesco Rosi per Scorsese è “la sofferenza del sud e della mia famiglia”. Il Gattopardo di Luchino Visconti? “Antropologia della vita, gli devo L’Età dell’innocenza”. E infine Le notti di Cabiria di Federico Fellini per il “finale straordinario, una rinascita spiritale”. Con il maestro romano, ha svelato sempre ieri, doveva fare un documentario. Qui l’analisi abbraccia l’amicizia: “Quello che mi ha insegnato è che bisognava sempre cercare location vicino a buoni ristoranti”.

Giulio Seminara

Nato a Catania il 6 dicembre del 1991. Diplomato al liceo classico e laureato in Lettere Moderne con una tesi su Pier Vittorio Tondelli. Ha lavorato a LA7 come programmista e scritto per diversi quotidiani. Appassionato di cinema, politica e calcio. Gioca a ping pong, ascolta i cantautori e i Placebo.