'Sono passati 6 anni e invece di cercare di evitare tragedie simili, gli Stati membri UE si sono impegnati in una politica di esternalizzazione, in una prassi di respingimenti e omissioni di soccorso delegando alla #Libia paese in guerra'. Cosi' Sea-Watch Italy sul Twitter, 3 ottobre 2019. PROFILO TWITTER DI SEA-WATCH ITALY +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO? ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L?AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++ ++ HO - NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

Carola Rackete attacca l'Ue"Vergogna, dove eravatequando chiedevo aiuto?"

L'audizione della comandante a Bruxelles contestate le deleghe ai paesi in guerra

“Dove eravate quando vi abbiamo chiesto aiuto?”. È questa la domanda che Carola Rackete ha posto alle istituzioni e ai parlamentari europei che ascoltavano la sua audizione sul caso Sea Watch a Bruxelles. Nel sesto anniversario del naufragio che costò la vita a 368 migranti al largo di Lampedusa.

La comandante non ha tenuto un discorso formale, ostentando la consueta franchezza: “Provo tristezza nella ricorrenza di questo anniversario, perché l’Unione europea ricorre sempre più spesso all’esternalizzazione dei salvataggi con deleghe a Paesi in guerra come la Libia, violando le leggi internazionali”.

Carola ha ricordato la traversata con i 53 migranti a bordo della Sea Watch 3, tenuta lontana “come se sulla nave ci fosse la peste”. E poi lancia l’accusa: “Sono stata lasciata sola, dove era l’Unione Europea, culla dei diritti, quando vi abbiamo chiesto aiuto?”. Al termine del suo intervento al Parlamento europeo la Rackete ha ricevuto un lungo applauso.

Giulio Seminara

Nato a Catania il 6 dicembre del 1991. Diplomato al liceo classico e laureato in Lettere Moderne con una tesi su Pier Vittorio Tondelli. Ha lavorato a LA7 come programmista e scritto per diversi quotidiani. Appassionato di cinema, politica e calcio. Gioca a ping pong, ascolta i cantautori e i Placebo.