HomeEsteri Moavero contro Bechelet: “Accuse migranti infondate”, Caldo lo scontro Roma-Parigi

Moavero contro Bechelet:
"Accuse migranti infondate"
Scontro tra Roma e Parigi

Per Macron è crisi politica con l'Italia

Salvini: "Da lui non accettiamo lezioni"

di Giulia Turco26 Settembre 2018
26 Settembre 2018

La questione migranti resta centrale anche oltreoceano. In occasione della 73esima Assemblea generale delle Nazioni Unite, gli esponenti politici europei non risparmiano sferzate sull’immigrazione.

A margine di uno degli incontri al Palazzo di vetro, il ministro degli Esteri italiano Enzo Moavero Milanesi ha infatti colto l’occasione per dire la sua e ribadire che le accuse sollevate dall’Alto Commissario per i Diritti Umani dell’Onu, Michelle Bachelet, sono del tutto “infondate” secondo l’Italia. I rilievi del Commissario, messi in luce lo scorso 7 settembre a Ginevra, riguardavano le “presunte inadempienze italiane in materia di diritti umani dei migranti”. Secondo la Farnesina, per Moavero è stata l’occasione non solo per chiarire le ragioni del proprio paese, ma anche per “riconoscere il notevole impiego italiano nel salvataggio e nell’assistenza ai migranti che attraversano il Mediterraneo”.

Ma nel frattempo a catturare l’attenzione sono i 58 nuovi profughi che, a bordo della nave Aquarius, nelle ultime ore hanno affrontato condizioni sempre più ostili. L’autorizzazione a sbarcare è arrivata ieri da Malta, dopo che la Francia di Emmanuel Macron ha ribadito che la nave non dovesse attaccare a Marsiglia, ma nel “porto più vicino e sicuro”. Quindi tra Italia e Malta.

Da New York, dove partecipa all’Assemblea Onu, Macron passa all’attacco diretto sulla politica dei porti chiusi italiani: “C’è una crisi politica tra l’Italia e il resto d’Europa. L’Italia ha scelto di non seguire più le leggi internazionali e in particolare quelle umanitarie del mare, secondo cui una nave in missione umanitaria va nel porto più vicino”.

Secondo l’Eliseo, “Salvini non blocca certo i flussi rifiutando i 58 profughi dell’Aquarius. Il calo dell’80% degli sbarchi non è merito suo, ma è dovuto al precedente governo, che ha lavorato con la Francia e l’Europa, conducendo la lotta contro i trafficanti nel Sahel, pensando alla formazione della guardia costiera libica”. I collaboratori di Macron ricordano il caso della Diciotti, quando il leader della Lega aveva minacciato di rinviare tutti i profughi in Libia. «Alla fine non l’ha fatto perché anche lui, nonostante tutto, si deve piegare al diritto internazionale».

Alle critiche francese l’interessato non tarda a rispondere. “Non accettiamo lezioni di diritto e di umanità da parte del signor Macron. Negli ultimi mesi ha blindato le frontiere con l’Italia e ha respinto più di 50mila immigrati, soprattutto donne e bambini”, ha detto Salvini. E in sua difesa è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte, aggiungendo che Macron rappresenta la Francia, ma l’Europa è composta da 27 paesi e che “l’Italia non ha un problema con la Francia”.

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