Moavero contro Bechelet:"Accuse migranti infondate"Scontro tra Roma e Parigi

Per Macron è crisi politica con l'Italia Salvini: "Da lui non accettiamo lezioni"

La questione migranti resta centrale anche oltreoceano. In occasione della 73esima Assemblea generale delle Nazioni Unite, gli esponenti politici europei non risparmiano sferzate sull’immigrazione.

A margine di uno degli incontri al Palazzo di vetro, il ministro degli Esteri italiano Enzo Moavero Milanesi ha infatti colto l’occasione per dire la sua e ribadire che le accuse sollevate dall’Alto Commissario per i Diritti Umani dell’Onu, Michelle Bachelet, sono del tutto “infondate” secondo l’Italia. I rilievi del Commissario, messi in luce lo scorso 7 settembre a Ginevra, riguardavano le “presunte inadempienze italiane in materia di diritti umani dei migranti”. Secondo la Farnesina, per Moavero è stata l’occasione non solo per chiarire le ragioni del proprio paese, ma anche per “riconoscere il notevole impiego italiano nel salvataggio e nell’assistenza ai migranti che attraversano il Mediterraneo”.

Ma nel frattempo a catturare l’attenzione sono i 58 nuovi profughi che, a bordo della nave Aquarius, nelle ultime ore hanno affrontato condizioni sempre più ostili. L’autorizzazione a sbarcare è arrivata ieri da Malta, dopo che la Francia di Emmanuel Macron ha ribadito che la nave non dovesse attaccare a Marsiglia, ma nel “porto più vicino e sicuro”. Quindi tra Italia e Malta.

Da New York, dove partecipa all’Assemblea Onu, Macron passa all’attacco diretto sulla politica dei porti chiusi italiani: “C’è una crisi politica tra l’Italia e il resto d’Europa. L’Italia ha scelto di non seguire più le leggi internazionali e in particolare quelle umanitarie del mare, secondo cui una nave in missione umanitaria va nel porto più vicino”.

Secondo l’Eliseo, “Salvini non blocca certo i flussi rifiutando i 58 profughi dell’Aquarius. Il calo dell’80% degli sbarchi non è merito suo, ma è dovuto al precedente governo, che ha lavorato con la Francia e l’Europa, conducendo la lotta contro i trafficanti nel Sahel, pensando alla formazione della guardia costiera libica”. I collaboratori di Macron ricordano il caso della Diciotti, quando il leader della Lega aveva minacciato di rinviare tutti i profughi in Libia. «Alla fine non l’ha fatto perché anche lui, nonostante tutto, si deve piegare al diritto internazionale».

Alle critiche francese l’interessato non tarda a rispondere. “Non accettiamo lezioni di diritto e di umanità da parte del signor Macron. Negli ultimi mesi ha blindato le frontiere con l’Italia e ha respinto più di 50mila immigrati, soprattutto donne e bambini”, ha detto Salvini. E in sua difesa è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte, aggiungendo che Macron rappresenta la Francia, ma l’Europa è composta da 27 paesi e che “l’Italia non ha un problema con la Francia”.

Giulia Turco

Giulia Turco, 22 anni. Approda al Master in Giornalismo dopo la Laurea triennale in Lettere Moderne, conseguita a Bologna, la sua città. Inglese, francese, spagnolo le lingue apprese durante gli studi, che le permettono di coltivare una delle sue più grandi passioni: il viaggio. Parole chiave: curiosità, passione, determinazione. Fanno di lei un occhio attento, pronto a cogliere e interpretare i grandi e piccoli cambiamenti delle società di oggi.