epa10163436 Russian President Vladimir Putin (L) and Chief of the Russian General Staff Valery Gerasimov (R) observe the Vostok 2022 strategic command post exercises, which involve the Eastern Military District troops, at the Sergeevsky training ground, in Primorsky krai region, Russia, 06 September 2022. Over 50,000 people, more than 5,000 military vehicles, including 140 aircraft, 60 vessels are involved in the drills. EPA/MIKHAEL KLIMENTYEV/SPUTNIK/KREMLIN / POOL MANDATORY CREDIT

Mosca chiede armia Pyongyang. I servizi Usa"I rapporti aumenteranno"

Le sanzioni hanno indebolito l'esercito "Dimostrata la disperazione di Putin"

Secondo fonti dell”intelligence americana citate da numerosi media statunitensi, la Russia ha avviato i contatti per l’acquisto di missili dalla Corea del Nord allo scopo di potenziare il suo arsenale, necessario per sostenere l’invasione in Ucraina. Mosca sarebbe in difficoltà nell’approvvigionamento di strumentazioni necessarie per portare avanti l’offensiva e la richiesta avanzata a Pyongyang dimostra che “l’esercito russo continua a soffrire per la grave carenza di rifornimenti in Ucraina, anche a causa dei controlli e delle sanzioni sulle esportazioni”.

Il New York Times rivela che, secondo i funzionari dei servizi di sicurezza a stelle e strisce, i russi potrebbero cercare di acquistare ulteriore equipaggiamento militare nordcoreano in futuro. Questa tendenza sarebbe la conseguenza della posizione della Russia, sempre più lontana dalla comunità internazionale, che la spingerebbe a intessere rapporti commerciali con stati isolati, anche per quanto riguarda le spese belliche, come la Corea del Nord o l’Iran, da cui è stata certificato l’acquisto di droni nei giorni scorsi.

Se da un lato le sanzioni occidentali non hanno scalfito l’economia russa fino in fondo, almeno per quanto riguarda i colossi statali, capaci di sopravvivere grazie agli immensi guadagni derivati dall’aumento del prezzo del gas e delle materie prime, lo stesso non si può dire dell’esercito. Vari analisti sostengono che i blocchi imposti all’export hanno fatto desistere anche le altre grandi potenze mondiali dal vendere materiale bellico alla Russia, come per esempio la Cina, che ha fermato l’esportazione di armamenti sia in forma diretta sia attraverso la vendita di componenti elettronici impiegati nelle tecnologie militari.

Le informazioni fornite dai servizi di sicurezza americani non sono state riportate in forma dettagliata, e sono difficili da verificare in modo indipendente, ma secondo l’Associated Press la mossa di rivolgersi al dittatore Kim dimostra “tutta la disperazione di Putin”. Inoltre, l’esportazione di armi del regime di Pyongyang verso la Russia è una violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite, che vietano alla Corea del Nord di esportare o importare armi da altri Paesi.

Niccolò Pescali

Diploma scientifico. Laurea in Sociologia. Mi approccio alla scrittura perché coi numeri ci azzecco poco. Inizio la gavetta dai fangosi campi da calcio delle serie minori bergamasche. Mi sono occupato anche di musica, cultura, politica e basket. Voglio scrivere di un mondo complesso a parole semplici, senza semplificare troppo. Critico. Ma anche leggero. Mi interessano gli esseri umani e (quasi) tutto ciò che fanno. Amo lo sport, per l’energia che emana.