ROMA – Il turismo invernale riparte in vista del Natale. Per il ponte dell’Immacolata saranno 11 milioni gli italiani pronti a fare le valigie per trascorrere il primo weekend lungo di dicembre tra relax e divertimento. Il dato emerge dall’analisi delle disponibilità rilevate sui principali portali delle Online Travel Agency, al netto delle chiusure stagionali, effettuata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti.
Un giro d’affari di 4 miliardi di euro
Oltre tre viaggiatori su quattro rimarranno in Italia, ma i numeri sono comunque in crescita rispetto agli anni precedenti: con il 72% dell’offerta ricettiva italiana già sold out si prevede un giro d’affari stimato di oltre 4 miliardi di euro secondo un’indagine di Cna Turismo e Commercio e focalizzata sulle spese dirette e indirette dei vacanzieri nei giorni tra il 6 e l’8 dicembre.
Trentino Alto Adige e Toscana le mete preferite
Non sarà un ponte sold out per tutte le località, perché la domanda risulta concentrata sulle destinazioni tradizionali del periodo, ovvero quelle montane. In cima alla classifica delle mete turistiche preferite degli italiani si collocano il Trentino Alto Adige e la Toscana dove il tasso medio di occupazione delle strutture ricettive raggiungerà il 77%.
Numeri positivi si registreranno anche nelle città d’arte dove è prevista una media di prenotazioni del 75% e nelle località termali con una saturazione media del 79% con punte che sfioreranno il 90% in alcune destinazioni.
“I numeri del ponte dell’Immacolata confermano un buon avvio della stagione invernale, con risultati particolarmente incoraggianti”, commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti, che sottolinea però un’evidente “differenza di performance tra aree e prodotti turistici” con le “località costiere e diverse destinazioni del Mezzogiorno che faticano di più a intercettare la domanda in questo periodo”.
Il caro voli penalizza il Mezzogiorno
A ostacolare il turismo invernale nel Mezzogiorno e nelle isole sarà anche il costo dei voli. Su alcune tratte nazionali (dal Nord Italia verso Sicilia, Sardegna e Puglia) sono stati registrati aumenti fino al 900% in più rispetto alle tariffe base o ai periodi di bassa stagione: un volo Milano-Catania o Milano-Palermo nei giorni più caldi per gli spostamenti può raggiungere i 600€ solo andata, costando di fatto più di un volo per New York.


