Il primo cellulare in vendita, un Motorola DynaTAC 8000X in una foto tratta da Wikipedia | foto Ansa

Quarant'anni fa in venditail primo cellulare Motorola"il mattone" DynaTac 8000X

Soli 30 minuti di telefonate possibili Una nuova era per le telecomunicazioni

ROMA – Quarant’anni fa venne inaugurata una nuova era nel settore delle telecomunicazioni, quando comparve sul mercato il primo telefono cellulare portatile di Motorola: il DynaTac 8000X.

Le funzioni del primo cellulare

Nel settore era conosciuto come “il mattone” e, come suggerisce il nome, non era affatto tascabile come i dispositivi odierni. Dalla forma rettangolare, stretta e lunga che lo faceva somigliare ad un walkie-talkie, pesava 800 grammi ed era alto 25 centimetri.  Uno strumento ingombrante a confronto dei maneggevoli cellulari di oggi, considerati quasi come degli accessori. A sottolineare quanto le cose siano cambiate, le funzioni limitate del primo Motorola: la possibilità di memorizzare al massimo trenta numeri di telefono, dieci ore di tempo per una ricarica completa e solo trenta minuti di chiamate possibili. Neanche a dirlo, tutti gli attuali cellulari hanno potenzialmente memoria, giga e chiamate illimitate. Del Dynatac 8000X, il cui prezzo base si aggirava intorno ai 3.995 dollari, ne furono venduti in tutto 300.000 esemplari.

La storia della telefonia fino ad oggi

Motorola riuscì quindi ad arrivare per prima sul mercato. Una mossa che le ha permesso di dominarlo fino al 1998, quando venne superata da Nokia. La strada del cellulare poi è stata tutta in discesa, anche se inizialmente lenta: ci vollero infatti sette anni per raggiungere il milione di utenti. Le cose cambiarono nel 2007, con il rivoluzionario ingresso nel settore di iPhone che, con la connessione ad Internet e l’accesso al mondo delle app, ha dato vita agli smartphone.

Ad oggi invece la strada è aperta a nuove evoluzioni, con gli smartphone pieghevoli in testa. Una spinta nel settore arriva anche grazie alla connessione 5g e alle nuove particolarità introdotte di recente come la connessione satellitare, la ricarica ultraveloce, sim virtuali o i visori per la realtà virtuale e aumentata. Le cose, in quarant’anni, sono cambiate e con loro anche lo strumento tecnologico individuale più diffuso e utilizzato al mondo.

Sofia Zuppa

Nata ad Arezzo, città natale di Petrarca e Vasari, sono migrata nella dotta, la rossa e la grassa Bologna, città dai contorni caldi che mi ha amabilmente cresciuta. Infine sono piombata nell'antica ed eterna Roma. Un viaggio sempre intessuto dall'amore per lo studio e per il giornalismo, una passione che spero un giorno possa portarmi ancora più lontano...