Recovery: Conte accelera"I cittadini non perdonanoun segnale contraddittorio"

Ungheria e Polonia verso l'isolamento Ue prepara piano B: avanti in 25

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, vuole rapidità per quanto riguarda le decisioni legate al Recovery Fund. “I cittadini dei 27 Paesi non perdonerebbero un segnale che contraddica” quella che è stata una svolta “irreversibile delle politiche dell’Ue”, ha dichiarato il premier nelle comunicazioni alla Camera in merito al Consiglio Ue.

Il premier alla Camera ha sottolineato la necessità di sostenere gli sforzi del governo tedesco e di superare il veto ungherese e polacco sul Recovery. Ungheria e Polonia continuano infatti a restare sulle proprie posizioni ma l’Ue prepara un ultimatum. I due Paesi sono stati sollecitati dalla presidenza di turno tedesca a indicare entro oggi in quale direzione intendano muoversi. Qualora decidessero di confermare il proprio veto sul Recovery fund, Ungheria e Polonia verranno isolate e gli altri Stati andranno avanti con il piano B che prevede l’Europa a 25.

Il ministro degli Esteri tedesco Michael Roth ha definito “irresponsabili” il presidente ungherese, Viktor Orban, e il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki. Nonostante questo, ha detto Roth, “lavoreremo fino all’ultimo minuto della mezzanotte del 31 dicembre” per trovare un accordo “che tutti e 27 possano accettare”.

Secondo il Financial Times, per i due Paesi, i benefici legati all’adesione al Recovery sono indiscutibili. Ungheria e Polonia sarebbero infatti grandi beneficiari dei finanziamenti. Il giornale britannico definisce infatti il veto di Varsavia e Budapest come “debole e autolesionista”. A questo punto, davanti alla lotta sui valori dell’Ue e alla possibilità un’uscita dei due Paesi, la cancelliera tedesca Angela Merkel “deve prendere una posizione ferma”.

Intanto la stessa Germania è preoccupata della situazione in Italia. “Sarebbe irresponsabile ritardare ancora questo sostegno essenziale per i nostri cittadini. Abbiamo bisogno di sbloccare rapidamente il sostegno finanziario che è così fondamentale per molti Stati membri” ha aggiunto Michael Roth.

Claudia Torrisi

Mi chiamo Claudia Torrisi, ho una laurea triennale in Lettere moderne e una magistrale in Editoria e scrittura, conclusa con una tesi riguardante la disinformazione e il fenomeno deepfake.