Lazio's players celebrate the victory at the end of the Italian Serie A soccer match between ACF Fiorentina and SS Lazio at the Artemio Franchi stadium in Florence, Italy, 27 October 2019 ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

In Serie A è mal di Var Inter e Fiorentina reclamanoper dei rigori a loro negati

Un fallo ignorato nel match con la Lazio ha portato poi alla sconfitta dei viola

Fiorentina-Lazio di ieri sera, vinta dagli ospiti per due a uno, non è finita. Questa mattina la furia è tale da oltrepassare l’oceano e investire l’Italia e tutta la serie A.

Rocco Commisso, in collegamento dagli Stati Uniti, non si tiene: “Quello che è successo è scandaloso”. Il patron viola si riferisce al rigore non concesso alla Fiorentina per il fallo, che rivisto appare netto, commesso da Jordan Lukaku ai danni di Riccardo Sottil nell’area biancoceleste e non fischiato dall’arbitro Guida. Il proseguimento di quell’azione ha portato al goal decisivo di Ciro Immobile. Commisso attacca la direzione di gara: “Si doveva andare al Var” e ricorda un altro torto subito, il rigore dato ad agosto al Napoli per un fallo viola inesistente.

Per l’imprenditore italo-americano “gli arbitri devono essere all’altezza e usare il Var” e Frank Ribery, espulso per aver spinto un guardalinee (e che ora rischia una lunga squalifica), era semplicemente “nervoso”. Sulla stessa linea l’allenatore della Fiorentina Vincenzo Montella: “Non capirò mai perché oggi non si ricorre alla Var in un’azione decisiva, la tecnologia va usata”.

Ma il match di ieri sera non è stato l’unico oggetto di controversie legate all’arbitraggio, l’Inter ha recriminato per due rigori non concessi dal direttore di gara Daniele Chiffi nella partita con il Parma, pareggiata 2-2. Anche i ducali si sono lamentati per un ipotetico fuorigioco di Antonio Candreva nell’azione del raddoppio segnato da Romelu Lukaku.

Lo scorso turno invece ha fatto discutere il mancato rigore fischiato contro Matthijs De Ligt in Juventus-Bologna, in occasione di un dubbio intervento di mano commesso dal difensore bianconero al 92esimo.

Giulio Seminara

Nato a Catania il 6 dicembre del 1991. Diplomato al liceo classico e laureato in Lettere Moderne con una tesi su Pier Vittorio Tondelli. Ha lavorato a LA7 come programmista e scritto per diversi quotidiani. Appassionato di cinema, politica e calcio. Gioca a ping pong, ascolta i cantautori e i Placebo.