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È il 10 marzo del 1959 la data ricordata come la più drammatica per gli abitanti del Tibet, quel piccolo stato teocratico schiacciato tra Cina e India. Cinquantotto anni fa ci fu l’insurrezione della popolazione di Lhasa contro l’occupazione militare, a cui fece seguito una repressione che causò la morte di migliaia di tibetani. Ancora oggi, dopo 58 anni, la situazione in Tibet rimane tesa a causa della presenza della Cina nel territorio tibetano. L’anniversario nazionale dell’insurrezione di Lhasa ha lo scopo oggi di denunciare la censura e la violenza del governo cinese in Tibet.