epa06682808 A music lover looks at vinyl records during Record Store Day at Repressed Records in Newtown, Sydney, New South Wales, Australia, 21 April 2018. The annual event celebrates the culture surrounding independent record stores. EPA/JEREMY NG AUSTRALIA AND NEW ZEALAND OUT

Usa, il vinile supera il cdNel 2019 record di venditecresciute in un anno del 13%

È quanto emerge dalle rilevazioni della Recording Industry Association

La rivoluzione digitale non ha determinato la fine del vinile. È quanto emerge dalle analisi della RIAA (Recording Industry Association of America) che sottolinea come addirittura nel primo semestre del 2019 la vendita dei vinili abbia superato quella dei cd. I ricavi del business del vinile sono infatti cresciuti del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Anche le previsioni sono incoraggianti, sarebbe infatti possibile chiudere l’anno sopra quota 500 milioni di dollari, segnando così il definitivo sorpasso sui cd. I vinili, pur rappresentando circa il 4% del mercato della musica registrata, sembrano soffrire meno l’impatto dei colossi dello streaming come iTunes o Spotify. Questi dati confermano l’affezione al vinile della generazione X, ovvero i nati tra il 1960 e il 1980, in un’epoca di iperconnessione e immaterialità.
Il dj Andrea Benedetti in un’intervista rilasciata al Corriere.it è convinto dell’imminente estinzione del cd: “Il mercato italiano ruota per lo più intorno alle ristampe dei classici. Si tratta di un trend stabile, nel quale a spingere il rinnovato interesse per il vinile sono anche i nuovi giradischi tornati in auge dopo anni di accantonamento, un po’ come accadde per il grammofono”.
Lanciato ufficialmente nel 1948 dalla Columbia records negli Stati Uniti, in sostituzione del disco a 78 giri, continua dunque la parabola ascendente del vinile. Appassionati di tutto il mondo sono disposti a pagare sempre di più pur di accaparrarsi copie uniche o introvabili. L’album dei record, battuto all’asta al prezzo più alto di sempre, è stato venduto nel 2015 per 2 milioni di dollari ed è Once Upon a Time in Shaolin del Wu-Tang Clan. Il disco è stato addirittura venduto con una clausola ben precisa: vietato rivenderlo per cento anni.

Chiara Viti

Classe 1993. Ha studiato Filosofia a Roma e si è specializzata in Editoria e Giornalismo. Si è avvicinata al mondo della comunicazione lavorando come Ufficio Stampa, poi uno stage nella redazione di Report (Rai 3). Adesso è giornalista praticante presso la Lumsa Master School.