CASTEL D’AZZANO (VERONA) – Tre carabinieri morti e 15 feriti tra carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco. È il bilancio dell’esplosione avvenuta questa mattina – martedì 14 ottobre – a Castel D’Azzano, piccolo comune a sud di Verona. I militari erano impegnati nello sgombero di un casolare quando una saturazione di gas ha causato l’innesco. Gli inquirenti valutano l’ipotesi di omicidio premeditato e volontario. Fermati tre fratelli che occupavano la struttura, al cui interno sono state ritrovate bombole di gas e molotov.
L’esplosione durante lo sgombero: ipotesi omicidio volontario
Erano già stati effettuati diversi tentativi di sgombero negli ultimi due anni, ma nessuno era andato a buon fine. Per arginare il problema, quindi, erano stati inviati i carabinieri dei Reparti speciali e agenti dell’Uopi, specializzati in azione antiterrorismo. Ma al loro arrivo la casa era già satura di gas e, all’apertura della porta, è stata innescata l’esplosione. L’intero casolare è poi crollato travolgendo gli agenti. Sul posto erano presenti anche i vigili del fuoco che sono intervenuti immediatamente, ma per i tre carabinieri non c’è stato nulla da fare. Inizialmente, le forze dell’ordine avevano fermato due fratelli – un uomo e una donna di circa 60 anni- mentre un terzo familiare era riuscito a fuggire. L’uomo è stato poi rintracciato qualche ora più tardi in una campagna di sua proprietà. “Stiamo valutando se effettivamente c’è strage, sicuramente è un omicidio premeditato e volontario”, ha affermato il procuratore di Verona Raffaele Tito una volta giunto sul posto. “Per noi non ci sono dubbi, ma le bodycam forniranno ulteriori dettagli”, ha ribadito il procuratore.
Il cordoglio di Mattarella e Meloni
A esprimere il proprio cordoglio anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Ho appreso con sconcerto e profondo dolore la notizia. Esprimo la mia solidale vicinanza all’Arma dei Carabinieri e auguro una pronta guarigione agli operatori feriti”. A fargli eco la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Seguo con partecipazione e dolore gli sviluppi di questa drammatica vicenda, che ci richiama ancora una volta al valore e al sacrificio quotidiano di chi serve lo Stato e i suoi cittadini”. E anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parla di un “bilancio terribile”, sostenendo la tesi dell’innesco volontario. Intanto, il presidente del Veneto Luca Zaia ha decretato tre giorni di lutto regionale. Bandiere a mezz’asta in tutte le sedi istituzionali, ma anche fuori dagli uffici e dalle scuole.