epa07153981 Yemeni pro-government forces take part in military operations as they advance in the port city of Hodeidah, Yemen, 09 November 2018. According to reports, the Saudi-led military coalition and Yemeni government forces have drastically escalated assaults on the Houthi rebels-controlled port city of Hodeidah as UN-brokered peace talks between the warring parties in Yemen have been postponed until December 2018. EPA/STRINGER

Scontri in Yemenfra lealisti e ribelli149 morti in 24 ore

Si contano sette vittime fra i civili Oms: "Yemen sull'orlo della carestia"

Sono almeno 149 le persone uccise nel corso di 24 ore di scontri tra forze lealiste yemenite e insorti Huthi ad Hodeidah, città della costa occidentale dello Yemen sul Mar Rosso, che ricopre un’importanza strategica perché è il punto di ingresso di oltre tre quarti delle importazioni e degli aiuti umanitari. Lo hanno reso noto oggi fonti militari e mediche, secondo quanto riportato dal quotidiano The Tribune.
Gli insorti uccisi dovrebbero essere 110, mentre i lealisti, ossia i soldati filo-governativi, 32. I civili uccisi sarebbero invece sette.

I ribelli sciiti Huthi sono sostenuti dall’Iran e stanno opponendo una feroce resistenza contro l’avanzata delle forze filo-governative, che invece sono appoggiate dalla coalizione araba guidata dall’Arabia Saudita.

Due giorni fa, le forze lealiste yemenite hanno preso il controllo del principale ospedale di Hodeidah, che si trovava nella zona orientale della città in mano ai ribelli. Il centro medico è stato uno degli obiettivi chiave della nuova offensiva della coalizione guidata dall’Arabia Saudita a sostegno del governo del presidente Abedrabbo Mansour Hadi.
Proprio gli ospedali, secondo l’accusa dell’organizzazione non governativa Amnesty International, erano stati “deliberatamente militarizzati” dai ribelli Huthi durante la battaglia. Ciò, dunque, non consentiva un’adeguata protezione dei civili.

Le organizzazioni umanitarie hanno lanciato l’allarme. L’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) segnala che lo Yemen si trova “sull’orlo della carestia” e scrive in un comunicato che “Oltre 400mila bambini gravemente malnutriti hanno bisogno di cure mediche urgenti e accessibili per sopravvivere. Con solo il 50 per cento delle strutture sanitarie funzionanti in tutto il paese e nessun medico nel 18 per cento dei distretti dello Yemen, non possiamo permetterci che un altro operatore sanitario perda la vita o un altro ospedale chiuda”.

Andrea Murgia

Nato a Palermo l’8 aprile 1993, ho una laurea triennale in Scienze della Comunicazione e adesso ho iniziato il Master biennale in Giornalismo alla Lumsa. Amo lo sport, in particolare calcio e motori, e la musica rock e metal.