ROMA – Sorrisi e strette di mano tra il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e il rappresentante diplomatico russo Aleksej Paramonov durante il ricevimento dell’ambasciatore cinese in Italia non sono passate inosservate. L’opposizione attacca duramente, accusando la maggioranza di strizzare l’occhio verso Mosca, in un momento di forti tensioni ai confini dell’Europa.
Le accuse dai partiti di opposizione
Il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia accusa il governo italiano di “marginalità e confusione”. “Il nostro Paese – ribadisce – condanna il regime di Mosca e queste ambiguità non fanno altro che danneggiare la già bassa credibilità dell’Italia nello scenario internazionale”.
Su X il senatore del Pd Filippo Sensi rincara la dose: “La stretta di mano di Salvini all’ambasciatore di Putin è una vergogna profonda per l’Italia. Chiedo che il governo prenda le distanze immediatamente e riaffermi la linea di condanna del regime di Mosca e di sostegno all’Ucraina. Nessuna credibilità”. Dure critiche arrivano anche dal vice-presidente Italia Viva Davide Faraone, che nel corso della trasmissione Agorà rimarca l’instabilità nella linea del governo, che intacca la credibilità del Paese e accusa: “Salvini abbraccia l’ambasciatore russo mentre i nostri militari sono impegnati a respingere i droni russi in Polonia”.
Per il segretario di +Europa Riccardo Magi è inammissibile mostrare cordialità verso l’ambasciatore di un “Paese che dopo aver invaso l’Ucraina, aver ucciso migliaia di civili, aver rapito i bambini strappandoli alle loro famiglie, sta attaccando l’Europa, violando lo spazio aereo Nato”. Tra i due fronti di scontro, quello orientale e quello sul Mediterraneo, il più preoccupante secondo Magi pare essere proprio quello interno al governo italiano: “Il vero problema è avere ai vertici del governo di un Paese fondatore dell’Ue e membro della Nato, un vicepresidente del Consiglio che apertamente tifa per Putin che ha dichiarato di fatto guerra all’Ue”.
La replica del ministro Salvini
Alla pioggia di critiche Matteo Salvini a Telelombardia risponde minimizzando i convenevoli come mere cortesie per gli ospiti: “Ho incontrato l’ambasciatore russo come decine di altri ambasciatori. Ero invitato come altri ministri, c’erano amici parlamentari del Pd e di FdI. Se vai ospite a casa di qualcuno e qualcuno ti saluta, lo saluti”. Al pugno duro Salvini preferisce la linea della diplomazia per preservare le buone relazioni e favorire un dialogo. Sempre meglio, secondo il ministro, di “uno sguardo rabbioso”.