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HomeSpettacoli Tilly Norwood fa tremare Hollywood: sindacato degli attori contro l’attrice creata con IA

Prima attrice creata con l’Ia
Norwood fa tremare Hollywood
È protesta il sindacato attori

Le parole della creatrice Van der Velden

“Sarà la prossima Scarlett Johansson”

di Antonio Fera01 Ottobre 2025
01 Ottobre 2025

Tilly Norwood, prima attrice creata con l'IA | Profilo Facebook di Tilly Norwood

LOS ANGELES – Si definisce “aspirante attrice”, di base a Londra. I suoi profili social la ritraggono nei caffè o in scene di vita quotidiana da film. Il 30 luglio si sbilancia perfino con un annuncio per i suoi fan: “Non riesco a crederci… il mio primo ruolo in assoluto è dal vivo!”. Peccato che di reale non ci sia nulla. Tilly Norwood – la prima attrice creata con l’intelligenza artificiale e presentata nell’ambito dello Zurich Film Festival – in poco tempo ha già fatto infuriare gli addetti ai lavori. La star generata da Xicoia, una società londinese esperta nella promozione “di talenti Ia”, è già diventata la più odiata artista di Hollywood e ha fatto insorgere il sindacato degli attori. Eppure, per la sua creatrice, l’attrice olandese Eline Van Der Velden, la giovanissima attrice è pronta a diventare “la prossima Scarlett Johansson o Natalie Portman”.

Sag-Aftra: “Personaggio che lucra sul lavoro di professionisti”

Van der Velden ha rivelato che Tilly ha già attirato l’attenzione di diversi agenti: “Quando abbiamo lanciato Tilly, la gente si chiedeva: “Cos’è?” – ha detto la sua creatrice – E ora annunceremo quale agenzia la rappresenterà nei prossimi mesi”. Ma l’uso dell’Ia è ancora una delle linee rosse per i creativi di Hollywood. Questo, infatti, uno dei punti fondamentali di scontro negli scioperi di sceneggiatori e attori che hanno paralizzato Hollywood nel 2023. Per Sag-Aftra, sindacato statunitense che rappresenta 170 mila lavoratori dei media e dello spettacolo, “Tilly Norwood non è un’attrice, ma un personaggio generato da un programma informatico addestrato senza permesso sul lavoro di innumerevoli interpreti professionisti, che per di più non hanno ricevuto alcun compenso”. Il sindacato degli attori ritiene che “la creatività è – e deve rimanere – incentrata sull’essere umano” e si dice “profondamente contraria alla sostituzione degli interpreti umani con entità sintetiche”.

Particle6: “L’IA riduce drasticamente i costi di produzione”

Van der Velden, volendo salvaguardare l’operazione, ha spiegato che studi e aziende dell’entertainment stanno già adottando l’Ia in varie situazioni: la sua società, Particle6, sostiene che possa ridurre drasticamente i costi di produzione. “Quando abbiamo lanciato Tilly, la gente diceva: ‘Cos’è questa cosa?’, e ora nei prossimi mesi annunceremo quale agenzia la rappresenterà”, ha detto la creatrice, secondo Deadline. La Norwood generata dall’IA è già apparsa in una breve scenetta, e a luglio Van der Velden aveva dichiarato a Broadcast International che la compagnia aveva grandi ambizioni per la loro creazione: “Vogliamo che Tilly diventi la prossima Scarlett Johansson, la prossima Natalie Portman”.

Van der Velden difende Tilly: “Non è una sostituzione di un essere umano, è un’opera d’arte”

Van der Velden ha voluto rispondere “a tutti coloro che hanno espresso rabbia” per la creazione del suo “personaggio con Ia”. L’attrice olandese ha ribadito che “Tilly Norwood non è una sostituzione di un essere umano, è un lavoro creativo, un’opera d’arte. Come molte altre forme artistiche prima di lei, scatena la conversazione, ed è questo il potere della creatività”. “Non vedo l’IA come qualcosa che prende il posto delle persone – ha aggiunto Van der Velden – ma come un nuovo strumento, un nuovo pennello. Proprio come l’animazione, i burattini o Cgi (computer-generated imagery, immagini generate al computer, ndr) hanno aperto nuove possibilità senza togliere nulla al live action. L’IA offre nuovi modi di immaginare e costruire storie”. Van der Velden ha sottolineato, inoltre, che anche lei è un’attrice e nulla – sicuramente non un personaggio Ia – può sostituire la maestria e la gioia di una performance umana.

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