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HomeCronaca Furto al Louvre, arrestati due sospettati. Stavano per scapare in Algeria e Mali

Furto al Louvre
Fermati due sospettati
in fuga per l'Africa

Si cerca il resto dei responsabili

Ancora non recuperata la refurtiva

di Lorenzo Giovanardi27 Ottobre 2025
27 Ottobre 2025

La scala del montacarichi utilizzata dai rapinatori | Foto Ansa

PARIGI – Proseguono le indagini sul furto dei gioielli al museo del Louvre a Parigi. Nella serata di ieri, 26 ottobre, due persone sono state fermate dalla polizia francese perché sospettate di essere coinvolte nel colpo di domenica 19 ottobre alla Galerie d’Apollon. Secondo il quotidiano francese Le Parisien, i due farebbero parte della banda dei quattro ladri responsabili del clamoroso furto di nove gioielli appartenenti alla collezione di Napoleone dal valore di 88 milioni di euro. 

L’identikit dei fermati e il tentativo di fuga

Gli uomini fermati, due 30enni di Seine-Saint-Denise – banlieue nord di Parigi – uno di nazionalità francese, l’altro in possesso del doppio-passaporto franco algerino, erano già noti alle forze dell’ordine. Al momento sono accusati di “furto in banda organizzata” e “associazione a delinquere a fini criminali”. I due sarebbero stati traditi dal Dna rilevato dalla polizia scientifica sul luogo e sono stati arrestati un attimo prima che lasciassero la Francia. Il franco-algerino stava per imbarcarsi sull’ultimo volo delle 20,40 che da Parigi lo avrebbe portato in Algeria. Il complice, anche lui fermato qualche minuto dopo, era invece diretto in Mali. La polizia, che da giorni aveva identificato i due e li stava pedinando, è stata costretta a uscire allo scoperto proprio allo scalo parigino di Charles De Gaulle. 

Si cercano gli altri due responsabili 

I due arrestati sono stati trasferiti negli uffici della brigata anti-crimine con un fermo potrà durare fino a un massimo di 96 ore. L’inchiesta, intanto, non si ferma. Manca ancora l’altra metà della banda che probabilmente ha con sé la refurtiva e di cui non si hanno al momento notizie. Si indaga anche per identificare l’organizzazione dietro questo colpo. Tante le piste seguite dagli inquirenti tra tutte quella diffusa dal quotidiano britannico The Telegraph di una possibile complicità di un membro della sicurezza del Louvre, che avrebbe agito come talpa.

Dai complimenti del ministro dell’Interno alle critiche della Procuratrice

Una volta resa nota dai giornali la notizia dell’arresto dei due uomini, il ministro dell’Interno francese Laurent Nunez sul suo profilo X si è voluto congratulare pubblicamente con gli inquirenti “che hanno lavorato senza sosta e che hanno sempre avuto la mia più completa fiducia”. Opposta la reazione della Procuratrice di Parigi, Laure Beccuau. “Condanno decisamente la divulgazione affrettata di questo elemento da parte di persone informate, senza alcun riguardo per l’inchiesta. Questa rivelazione – ha aggiunto – può soltanto nuocere agli sforzi investigativi. È troppo presto per fornire qualsiasi tipo di particolare”.

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