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Fiorentina, esonerato Pioli. D’Aversa in pole per sostituirlo, ma manca l’accordo

di Iris Venuto04 Novembre 2025
04 Novembre 2025
pioli fiorentina

L'ex allenatore della Fiorentina Stefano Pioli | Foto Ansa

FIRENZE – Sfioriva la Viola. La seconda avventura di Stefano Pioli in casa Fiorentina è finita. Il segno di una crisi profonda dei toscani, sprofondati all’ultimo posto nella classifica di Serie A. Dopo aver conquistato soli 4 punti in 10 giornate, la società ha deciso di cambiare allenatore. Di fronte alla richiesta di dimissioni, il tecnico si era mostrato poco comprensivo, pretendendo una buonuscita per sé e il suo staff. Da contratto, l’allenatore prende infatti 3 milioni a stagione per i prossimi tre anni. Il presidente Rocco Commisso, dopo giorni di colloqui e riunioni, ha dato quindi il via libera per l’esonero. Occhi puntati adesso su Roberto D’Aversa, ex Empoli, Lecce e Parma, il favorito tra i nuovi candidati, che troverebbe nella squadra diversi calciatori già allenati, tra cui Pongracic, Piccoli, Sohm, Fazzini e Viti.

La crisi della Fiorentina: dallo stadio alla mancanza del ds

Con uno stadio ancora in cantiere, zero vittorie in campionato e il direttore sportivo sportivo Daniele Pradè dimissionario, la squadra gigliata ha certamente visto tempi migliori. Chiuso il capitolo Pioli, resta aperto quello di Pradè, che il 2 novembre ha  presentato le dimissioni da direttore sportivo. Adesso i due dirigenti incaricati di prendere delle decisioni sono Alessandro Ferrari, direttore generale e Roberto Goretti, direttore tecnico. Saranno loro a scegliere una figura che, proprio come l’allenatore, sappia lavorare con i giovani e guidare la linea della società. I due stanno discutendo su chi deve avere la gestione della scelta. Se Goretti non dovesse avere poteri, allora non è da escludere un altro addio imminente in casa Fiorentina. In un primo momento era stato sondato il nome di Cristiano Giuntoli, ex direttore sportivo del Napoli campione d’Italia e poi Head of Football della Juventus. Scoraggiano però i costi elevati, che assegnano quindi la pole position al profilo di Petrachi, ex di Torino e Roma. 

Stadio in cantiere 

Il club toscano ha chiuso lo scorso esercizio con un rosso di 23 milioni di euro, in netto peggioramento rispetto alle perdite di 6 milioni del 2023/24. Ad incidere anche il freno dei lavori allo stadio Artemio Franchi. Si profila infatti sempre più plausibile che i cantieri resteranno aperti anche oltre il termine previsto entro il 2026. Un rallentamento che potrebbe impattare sui ricavi da stadio, che includono oltre ai biglietti anche gli sponsor, gli eventi, e le attività correlate. 

Gudmundsson assente a Mainz

La Viola, reduce dalla dura batosta contro il Lecce adesso dovrà affrontare due partite fondamentali nel giro di sei giorni: prima il Mainz in Conference League, poi il Genoa domenica al Ferraris. Sulla squadra toscana continua a piovere sul bagnato con un’assenza pesante, quella di Albert Gudmundsson. L’attaccante islandese non parteciperà alla partita per prendere parte a Reykjavik al processo d’appello per “cattiva condotta sessuale” riguardo i fatti dell’estate 2023. Nonostante siano cadute tutte le accuse a suo carico, la sua presenza in tribunale resta obbligatoria

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