La lingua che cambiaarriva il Nuovo Devoto-Oliun dizionario interattivo

A cinquant'anni dalla prima edizione il vocabolario pensato per i millenials

“Le parole che usiamo, il lessico che scegliamo, definiscono ciò che siamo”. Efficace da cinquant’anni, il motto del Dizionario della Lingua Italiana Devoto-Oli viene ora rivisto in una nuova luce. Alla libreria Rizzoli Galleria di Milano verrà presentato oggi il Nuovo Devoto-Oli, curato dal linguista Luca Serianni e dal lessicografo Maurizio Trifone.

180.000 sinonimi e contrari per 33.000 voci differenti, 35.000 modi di dire e 300 neologismi tratti dall’attualità (come virus Zika, Daesh, spiegone, glitch) compongono questa edizione totalmente rinnovata del vocabolario edito per la prima volta nel ’67. L’obbiettivo è quello di trasformare il Devoto-Oli nello strumento dell’italiano contemporaneo, che sappia adattarsi ai suoi cambiamenti e a tutti i nuovi campi in cui viene utilizzato. Grande attenzione sarà riservata al linguaggio dei social, al fine di renderne possibile un utilizzo di certo più rapido, ma non per questo meno corretto. Per farlo, il dizionario si è anche dotato di un’attiva pagina facebook, che risponde e interagisce con i propri utenti.

I due curatori hanno fatto in modo di aggiungere tre nuove rubriche alla fine del vocabolario: Per dirlo in italiano, Questioni di stile e Parole minate. Semplici guide che aiuteranno il lettore più giovane e “modernizzato” a sbrogliare i dubbi più persistenti e ingannevoli della nostra lingua. Inoltre, 32 tavole a colori con carte geografiche, bandiere, flora e fauna mondiale. Un settore verrà anche dedicato all’etimologia, per non permettere la scomparsa di informazioni tanto preziose per il nostro scheletro linguistico.

La più grande innovazione, in ogni caso, consiste nel Cd-rom e nel codice inclusi nel packaging, tramite i quali sarà possibile installare il vocabolario e le sue appendici sul proprio computer e su altri tre supporti tecnologici. Il software del Devoto-Oli Digitale 2017 è pensato come un «sistema vivente continuamente rinnovato e mantenuto giovane dai suoi utenti». Pertanto conterrà anche 500 parole in aggiornamento, diffuse nell’italiano contemporaneo solo nell’ultimo anno.

Il progetto che animò Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli cinquant’anni fa oggi compie un passaggio necessario, seguendo il metodo della “mossa del cavallo” cara agli scacchi. Uno spostamento nella tradizione e due nell’innovazione, con lo sguardo rivolto al mondo nuovo.

Gloria Frezza

Gloria Frezza (Ortona a Mare, 13/12/1991) Nel 2010 si trasferisce a Roma per studiare Lettere Moderne all’Università La Sapienza. Completato il ciclo triennale, intraprende una Laurea Magistrale in Editoria e Scrittura nel medesimo ateneo, che conclude con il massimo dei voti nel gennaio 2016. Dal 2014 collabora con la testata online “Ghigliottina”, scrivendo di cultura ed eventi. Dall’ottobre 2016 è iscritta al Master Biennale in Giornalismo dell’Università Lumsa di Roma.