Al via il dl Lavoro: bonus di 650 euro al mese se si assumono under 30, sgravi per gli over 50 Giovannini: “Disoccupazione calerà del 2%”

La disoccupazione dei giovani tra i 18 e i 29 anni, con le misure prese dal Governo per l’occupazione, potrebbe diminuire di due punti percentuali. E’ la promessa del ministro del Lavoro Enrico Giovannini che ha spiegato gli effetti dell’azione di governo in tema di lavoro parlando a Radio anch’io. Secondo Giovannini potrebbe diminuire di due punti anche il tasso dei Neet, cioè quei ragazzi che non studiano e non lavorano.

Sono questi i benefici calcolati (e sperati) che dovrebbero derivare dal Dl occupazione, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Le misure decise dall’esecutivo per rilanciare il lavoro dovrebbero pesare sulle casse dello Stato per 1,5 miliardi di euro.

Questi i numeri del pacchetto di provvedimenti: 100mila contratti a tempo indeterminato per i giovani under 30, e altrettante occasioni di lavoro, tra borse di studio, stage e auto imprenditorialità, facendo leva soprattutto sugli incentivi fiscali. Incentivi che il presidente del Consiglio Enrico Letta spera siano esclusi dal vincolo del 3% del deficit con una sorta di “golden rule”. Per questo però è necessario il benestare dell’Europa, e certamente se ne parlerà nel Consiglio europeo di oggi e domani a Bruxelles.

Gli incentivi fiscali. Per ora comunque sono stati stanziati 500 milioni per il quadriennio 2013-2016, per le regioni del Sud, attinti dai fondi strutturali europei. Trecento milioni di finanziamento nazionale andranno invece al Nord. Fanno in tutto 800 milioni. Lo sconto fiscale per l’azienda che assume ha un tetto di 650 euro al mese per un massimo di 12 mesi per la trasformazione di un contratto a termine in uno a tempo indeterminato e di 18 mesi per l’assunzione di un giovane esterno all’azienda. L’incentivo vale solo per l’assunzione di tre tipologie di giovani: che sia privo di impiego da almeno sei mesi; che abbia conseguito solo il diploma di scuola dell’obbligo; che, infine viva solo con una o più persone a carico. In tutti i casi l’impresa per ottenere lo sconto dovrà dimostrare che l’assunzione è aggiuntiva rispetto al livello di occupati relativi all’anno precedente.

Attività formative. Quanto agli stage e ai tirocini, ci sarà un rimborso di massimo 200 euro da parte dello Stato per le spese che si andrà ad aggiungere a un rimborso uguale per l’impresa che offrirà il tirocinio. Al pacchetto di misure per facilitare il rapporto tra scuola e lavoro sono destinati complessivamente oltre 10 milioni di euro e andrà a toccare circa 10mila studenti.

Intervalli ridotti. Sempre sul fronte stage, ci sono ritocchi alla legge Fornero (92/2012): sui contratti a tempo determinato (la formula con cui entra circa il 70% dei giovani nel mondo del lavoro) si riduce la pausa tra un contratto e l’altro. Sostanzialmente, si ritorna alla disciplina pre Fornero con un intervallo che si riduce a 10-20 giorni se la durata del contratto era fino a sei mesi, anziché 60-90 giorni. In arrivo poi anche 80 milioni per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità. Altri 80 milioni andranno per le organizzazioni no profit.

Misure per gli over 50. In via sperimentale, poi, per gli anni 2013, 2014 e 2015 è stato istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali un fondo di due milioni di euro annui per consentire alle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, “di corrispondere le indennità per la partecipazione ai tirocini formativi”, rivolte ai disoccupati over 50.

Social card. Infine, il Consiglio dei Ministri ha approvato le misure a sostegno dei  ceti meno abbienti. Confermata quindi la social card, prorogata fino al termine di quest’anno e che interesserà circa 425mila persone. Introdotta anche una carta di inclusione sociale, destinata a chi nelle regioni del Mezzogiorno versa in condizioni di povertà assoluta. Si tratta di circa 170mila persone.