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trionfano Ariana Grande, Drake
e l’anti-trumpismo

American Music Awards
trionfano Ariana Grande, Drake
e l’anti-trumpismo

di Simone Alliva21 Novembre 2016
21 Novembre 2016

Si è svolta domenica notte la 44esima cerimonia di consegna degli American Music Awards, i premi musicali americani fondati nel 1973 dal conduttore radiofonico e televisivo Dick Clark dopo che il canale tv ABC aveva perso i diritti di trasmissione dei Grammy Awards.

La premiazione trasmessa in oltre 160 paesi in tutto il mondo, è stata condotta dalla modella Gigi Hadid e dal comico Jay Pharoah. Protagonista indiscusso della serata è stato Drake, il cantante hip hop canadese ha infatti portato a casa quattro premi dopo essere stato nominato a 13 nomination, un record nella storia del premi (prima di lui, Michael Jackson con 11 nomination nel 1984).

I vincitori sono votati dal pubblico a partire da una lista di candidati selezionata attraverso le classifiche di vendita dei dischi, i dati raccolti sugli ascolti in streaming e la popolarità degli artisti sui social network, premiazioni, dunque, che tengono conto della popolarità dell’artista come ha notato Gigi Haded: “Non c’è nessun collegio elettorale stanotte”. Il clima elettorale persiste ancora e intacca anche la kermesse musicale americana. I Grammy si sono aperti con riferimento agli anni novanta. Hadid ha notato “Jenny McCarthy è qui” e Pharoah ha aggiunto: “ e i Green Day si esibiranno e un uomo bianco è il presidente degli Stati uniti. Sono tornati gli anni 90”.

Proprio la performance dei Green Day è stata quella che ha sollevato più polemiche. Con una scenografia fatta da graffiti e visual, i Green Day hanno proposto al pubblico il loro ultimo singolo “Bang Bang” che, a metà canzone, si è trasformato in Born To Die dei MDC, diventata recentemente l’inno studentesco di protesta contro la presidenza Trump. Il frontman del gruppp, Billie Joe Armstrong, ha iniziato a intonare a ripetizione lo slogan: “No Trump, no KKK, no fascist Usa”.

I toni si sono ammorbiditi grazie ad un riconoscimento a Prince. Il cantautore, morto ad aprile 2016, è stato omaggiato con il Top Soundrack Award per l’album Purple Rain del 1984, rientrato nelle chart dopo la sua morte e quindi ritenuto candidabile. A ritirare l’award la sorella Tyka Nelson: «Prince ha sfidato le probabilità. Un adolescente nero del Minnesota che ha avuto il coraggio di essere diverso. Grazie alla sua visione delle cose a al talento che Dio gli ha regalato, rimane uno degli artisti più rispettati e amati del mondo».

Si sono riferiti alle elezioni anche la modella Chrissy Teigen introducendo il marito John Legend (“queste interessanti, incasinate, cazzo di elezioni”) e Sting, che quando ha accettato il suo premio si è definito un “migrante musicale”. La supermodella Gigi Hadid ha imitato la first lady ironizzando sul plagio del discorso di Michelle Obama. “Amo mio marito, il presidente Barack Obama, e le nostre figlie Sasha e Malia”, i lineamenti del viso e l’accento straniero.

Durante la serata sono state tantissime le esibizioni live di Lady Gaga, Bruno Mars, The Weeknd, Maroon 5, Nicki Minaj. Quest’ultima si è portata a a casa il premio come come artista dell’anno, Zayn Malik, invece, il Nuovo artista dell’anno, l’assente Justin Bieber e Selena Gomez si aggiudicano i premi come miglior artista pop/rock maschile e femminile. Drake primeggia come: miglior canzone rap/hip-hop per “Hotline Bling”, miglior artista rap e hip-hop, miglior disco rap hip-pop per “Views” e miglior canzone soul/r&b per “Work” con Rihanna. Il resto dei vincitori sul sito di Billboard

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