Il presidente francese Emmanuel Macron | Foto: Ansa

Ancora scontri in FranciaMacron parla alla nazione Ammette errori ma non cede

Il premier esclude rimpasto e referendum Nuova mobilitazione giovedì 23 marzo

PARIGI – Continuano senza sosta le proteste in Francia al sesto giorno di manifestazioni. Incidenti a Parigi da Place de la République fino alla Bastiglia e 27 fermi della polizia. Cortei con scontri anche a Lille, Grenoble, Rennes, Nantes e in altre città. Il presidente francese Emmanuel Macron parlerà in diretta al Paese alle 13 di mercoledì 22 marzo e la scelta dell’orario di pranzo, per le opposizioni, è una provocazione perché in molti non potranno guardare la trasmissione. Sarà un’intervista in diretta in cui Macron risponderà alle domande dei giornalisti.

Nel frattempo la furia è aumentata per le frasi dette dal presidente dopo gli incontri con la maggioranza del governo diffuse dai media. Il premier ha chiesto ai suoi di “pacificare” e “stare all’ascolto della rabbia” aggiungendo però che “la folla non ha legittimità” di fronte al “popolo sovrano che si esprime nelle urne”. Ha escluso ogni possibilità di rimpasto o convocazione di un referendum.

Nel pomeriggio, a seguito del discorso di Macron, ci saranno manifestazioni in tutto il Paese. Atmosfera tesa per la nona giornata di mobilitazione generale contro la riforma delle pensioni in programma per giovedì 23 marzo in cui sono attesi a Parigi tra 600 e 800 mila manifestanti. I poliziotti schierati saranno 12 mila. Il corteo sfilerà dalla Bastiglia all’Opéra.