Una rete di pedofili è stata sgominata con una maxi-operazione che ha portato a 50 arresti. Sono state inoltre 26 le perquisizioni nelle regioni Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia. Centinaia e centinaia i gigabyte controllati dagli investigatori informatici, varie migliaia i sequestri di immagini e video di natura pedopornografica. L’inchiesta coinvolge anche altri 11 Paesi (Stati Uniti, Germania, Francia, Belgio, Argentina, Russia, Spagna, Repubblica Ceca, Regno Unito, Polonia e Messico), individuati grazie alle prime indagini iniziate nel 2013, con una perquisizione effettuata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia.
Nel corso dell’analisi delle caselle di posta elettronica di un presunto pedofilo erano emersi decine di contatti con utenti della rete recanti nickname riconducibili a bambini e bambine (75 le caselle di posta elettronica oggetto di indagine). L’uomo si spacciava per una bambina in cerca di foto di altri bambini, frequentando i più popolari social network: andando avanti, però, aveva fatto conoscenza con decine e decine di utenti con i medesimi propositi, creando così dei contatti tramite i quali gli uomini si scambiavano materiale pedopornografico.
L’ operazione è stata coordinata dal Centro Nazionale per il Contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) della Polizia Postale di Roma: mesi di investigazioni e comunicazioni dei dati all’estero, dove sono partite ulteriori operazioni di arresto delle polizie locali.
Intanto, a Roma, un pedofilo viene scoperto per caso e arrestato: un uomo, passeggiando nel parco di Villa Doria Pamphili, ha trovato a terra un hard disk portatile e lo ha consegnato ai carabinieri. Analizzandolo, i militari hanno trovato interi gigabyte di materiale pedopornografico e, individuato il proprietario, hanno perquisito la sua residenza: oltre all’arresto, a conclusione della vicenda, il sequestro dei computer e altri numerosi supporti informatici su cui il 39enne, nel tempo, aveva catalogato oltre 80mila file.
Stelio Fergola