Attacco agli uffici di Caltagirone. «No all’acquisto di Acea»

Ieri mattina la sede romana del Gruppo Caltagirone è stata presa di mira dai vandali con un lancio di uova e vernice blu. Il gesto è stato rivendicato dalla “Libera Repubblica romana”, una rete di gruppi per protestare contro la possibile cessione al gruppo imprenditoriale romano di quote dell’Acea da parte del Campidoglio. Attualmentela Digossta visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza per cercare di identificare i responsabili.
Un breve riepilogo. Lo scorso 5 maggio è stata organizzata una manifestazione per protestare contro la vendita, da parte del Comune di Roma, del suo pacchetto azionario di Acea, pari al 21%. Una vendita, definita dai più una “svendita”, necessaria per risanare un buco di bilancio del Comune senza proporre l’introduzione di nuove tasse. Spiegazione che, però, ha suscitato numerose polemiche, in particolare dagli esponenti del Pd.
Tra i principali acquirenti della quota Acea sarebbe figurato l’imprenditore Renato Caltagirone, preso di mira dalla protesta vandalica di ieri mattina.
Il sindaco Gianni Alemanno ha tenuto a precisare che «L’acqua rimane pubblica governata da Ato 2 e non si perde il controllo strategico di Acea». Inoltre Caltagirone non potrà partecipare all’acquisto delle azioni in quanto «esiste un vincolo per cui chi gia’ detiene piu’ del 2% di Acea non potra’ acquisire le azioni messe in vendita».
Le reazioni. Solidarietà verso l’imprenditore da tutto il mondo politico romano. Il primo a mandare il proprio messaggio è stato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha definito il gesto «una aggressione gravissima che offende lo stesso concetto di libertà e di democrazia». Il sindaco ha rivolto, inoltre, parole molto dure nei confronti della sinistra, accusandola di essere la causa di quanto avvenuto per via della campagna, a suo parere di disinformazione, sul caso Acea. Per Renata Polverini, Presidente della Regione Lazio, quanto accaduto è un «episodio deplorevole[…] La divergenza di opinioni non deve degenerare in violenza». Anche il Presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, ha voluto inviare il suo messaggio ricordando come le battaglie politiche vadano sempre combattute nel rispetto della democrazia e delle leggi.

Domenico Cavazzino