Il nuovo canone Rai in bolletta elettrica scende a 100 euro. Le proteste dei sindacati: “Incostituzionale”

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Domenica sera Matteo Renzi ha annunciato la proposta di poter ‘allegare’ il canone Rai alla bolletta dell’energia elettrica. Idea non nuova ma rilanciata con sapiente tempismo facendo leva sul principio di ‘pagare meno, pagare tutti’. Naturalmente le parole del primo ministro ha subito fatto nascere un acceso dibattito sul tema, con parti in causa e associazioni di consumatori sugli scudi. Per capire al meglio la proposta avanzata dal governo bisognerebbe analizzare i dati della ‘tassa sulla televisione’: il ‘tributo’ da corrispondere è pari a 113,50 euro, che fruttano alla Rai un gettito pari a circa 1,7 miliardi di euro. C’è da dire che il contributo italiano è uno dei più bassi a livello europeo ma allo stesso tempo è uno di quelli che fa registrarte uno dei tassi più alti di evasione. Le famiglie che evadono sono stimate infatti nel 27% in totale, più un 8% di morosi. La proposta avanzata da Matteo Renzi stabilisce che il ‘tributo’ da pagare si abbassi e passi a 100 euro annui e che sia recapitato direttamente in bolletta. Così facendo il gettito garantito dal canone garantirebbe un extra gettito da circa 500 milioni di euro, che andranno spartiti tra la Rai (92,5%) e il governo (7,5%) più una piccola quota per Santa Cecilia, secondo le divisioni attuali.
Il progetto è di difficile attuazione dato che non tutti i titolari di un contratto elettrico hanno una tv e viceversa e, come dichiarato dagli stessi diretti interessati, i produttori di televisioni o di qualsivoglia tecnologia capace di riprodurre contenuti Rai non vogliono trasformarsi in esattori delle tasse. “Illegittimo, incostituzionale e impugnabile” ha tuonato il Codacons, a cui fa eco Adusbef- Federconsumatori: “Non si può e deve addebitare a chi non ha tv, ricorreremo alla Corte Costituzionale”.
Non solo, oggi sono esclusi dall’obbligo del canone gli over 75 con reddito Irpef inferiore a 6.713 euro. Allo stesso tempo 600 mila italiani non pagano la bolletta della luce perché godono di un bonus erogato dal Comune in base al reddito Isee. Come regolare queste situazioni? E chi non paga vedrà staccarsi la corrente elettrica?
La matassa è difficile da sbrogliare ma il principio del ‘pagare meno, pagare tutti’ suonava così bene. Non per tutti probabilmente.

Mario Di Ciommo

Mario Di Ciommo

Nato a Venosa nel 1990 cresce a Lavello, in Basilicata. Dopo aver ottenuto il diploma presso il Liceo Classico V Orazio Flacco, frequenta a Roma l’università SSML Gregorio VII conseguendo, nel 2011, la laurea in mediazione linguistica. Redattore dal 2011 presso Nextmediaweb, nel 2013 ottiene il titolo di giornalista pubblicista. Amante dei viaggi, tra le sue passioni ci sono anche la geografia e lo sport.