Il Papa: un mondo senza le donne è un mondo sterile

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E’stata una domenica intensa quella appena trascorsa da Papa Francesco. Prima l’Angelus in piazza San Pietro come ogni domenica mattina poi, nel pomeriggio, la visita ad una parrocchia nel quartiere romano di Tor Bella Monaca. Senza mai dimenticare le donne. Infatti nella giornata dedicata interamente a loro, Papa Francesco celebra l’8 marzo ribadendo l’importanza del ruolo femminile e la necessità della loro presenza nella vita.

Un mondo in cui le donne sono emarginate è un mondo sterile – ha detto il Pontefice – perché loro ogni giorno cercano di costruire una società più umana e accogliente. Ci trasmettono di capire il mondo con occhi diversi, di sentire le cose con cuore più creativo, più paziente, più tenero “.

Poi, l’arrivo nel pomeriggio nella parrocchia di Santa Maria del Redentore a Tor Bella Monaca. Accolto da una folla di fedeli in festa radunata dietro alle transenne, Papa Francesco ha definito i residenti della zona “buoni ma con un difetto, lo stesso che avevano Gesù, Maria e Giuseppe: essere poveri”. La differenza però è che “Giuseppe e Gesù avevano un lavoro mentre tanti di voi qua presenti non ha nemmeno da dar da mangiare ai figli” ha sottolineato il Papa.

Non è la prima volta che le parole del Pontefice si concentrano sulla mancanza del lavoro e sul ruolo dei potenti. “Bisogna stare vicini perché quando la gente si sente accompagnata e ben voluta non cade nella rete dei cattivi, dei mafiosi che sfruttano la gente povera per farle fare il lavoro sporco.

Dopo essere accolto da una folla di fedeli in festa si è fermato al centro Caritas dove ha incontrato i disabili, i malati e diverse famiglie disagiate, italiane e straniere. Infine il faccia a faccia con i bambini e i ragazzi della catechesi che hanno posto al Papa diversi interrogativi: dall’emozione provata durante la sua elezione al significato dell’inferno. Nel discorso di risposta Papa Francesco ha sottolineato: va all’inferno quello che dice di non aver bisogno di Dio e che si arrangia da solo. Poi in riferimento alle emozioni provate quando è stato eletto Papa ha risposto: “Ero felice nella mia diocesi a Buenos Aires, poi me l’hanno cambiata e sono venuto in un’altra e ora sono felice di fare il vescovo qui”.

Carlotta Dessì

Carlotta Dessì

Nata a Cagliari il 15/02/1989. A luglio del 2013 si è laureata alla Sapienza in Editoria multimediale e nuove professioni dell’informazione. Tifosa del Cagliari, ha collaborato con il mensile Cuore Rossoblù e l’Unione Sarda. Ora giornalista praticante presso la scuola di giornalismo Lumsa con la speranza di avverare il suo sogno: diventare giornalista televisiva. "D’altronde i sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi, quindi perché non mettersi in gioco? Io sono pronta, si parte!"