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HomeCronaca Carotti (Fieg): “Rivedere il contratto giornalistico per renderlo coerente con i costi dell’editoria”

“Il contratto giornalistico
deve essere coerente
con i costi dell’editoria”

Carotti, direttore della Fieg

“Necessario discutere sull’IA”

di Flavia Falduto30 Novembre 2025
30 Novembre 2025

Fabrizio Carotti, direttore generale della Fieg

Sfruttare le opportunità offerte dal progresso tecnologico, con un sistema di costi compatibili con le nuove dinamiche del settore editoriale. È una delle proposte della Federazione italiana editori giornali per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico. Ne abbiamo parlato con Fabrizio Carotti, direttore generale della Fieg. 

Quali sono, secondo voi, gli ostacoli principali alla revisione del contratto di lavoro giornalistico?

“L’attuale contratto avrebbe bisogno di una profonda rivisitazione perché il mondo dell’editoria è molto cambiato. Occorrerebbe rivederne alcuni elementi, sia per introdurre maggiori flessibilità, sia per renderlo più aderente agli attuali livelli economici del settore. Infatti, solo per rimanere nell’ultimo decennio, non può non essere considerata la riduzione dei ricavi – sia da pubblicità, sia da vendite – e capire come e quanto gli Ott hanno cambiato le regole della diffusione dell’informazione (gli Ott – over the top – sono i media che forniscono servizi e contenuti multimediali attraverso internet, così come le pubblicità che appaiono sui siti web, aggirando i tradizionali canali di distribuzione come la tv via cavo o satellitare, ndr.). Tuttavia, gli editori hanno offerto un riconoscimento economico significativo, soprattutto se si considera l’attuale contesto dell’editoria”.

Voi affermate che il recupero dell’inflazione sia assicurato dal sistema di scatti di anzianità. Ritenete realmente sufficiente questo meccanismo in un contesto di forte perdita del potere d’acquisto?

“L’attuale meccanismo contrattuale che prevede degli scatti in percentuale rappresenta quasi un unicum nel panorama contrattuale e ha salvaguardato dalle perdite del potere d’acquisto legate all’inflazione. Peraltro, gli scatti hanno riflessi sugli altri istituti contrattuali con effetti complessivi importanti”.

Quali sono le innovazioni che vorreste introdurre?

“Per poter promuovere l’innovazione, cogliere le opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica e dal sistema dell’informazione digitale occorre modernizzare l’intero impianto contrattuale con un sistema di costi compatibili con le nuove dinamiche del settore e soprattutto introdurre regole più flessibili per favorire l’inserimento di giovani professionalità”.

La Fnsi chiede regole stringenti sull’intelligenza artificiale, qual è la vostra proposta in materia?

“La soluzione alle preoccupazioni legate all’utilizzo dell’intelligenza artificiale non può essere ricercata nell’introduzione di vincoli contrattuali. Occorre, invece, un approccio etico da parte delle aziende con la possibilità di dotarsi di codici che tutelino tanto la professione giornalistica quanto i lettori”.

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