Centinaia di truffe ad anziani, sgominata banda del napoletano

truffe ad anzianiEra diventata una vera e propria organizzazione criminale la banda che, dopo le truffe messe a colpo nel Lazio, aveva deciso di allungare i propri tentacoli anche in Liguria e in Puglia. Una sorta di grande “asse” della truffa, a tagliare in due l’Italia, che avrebbe collezionato centinaia di raggiri e  di cui gli anziani over 65 erano inconsapevoli protagonisti.
L’indagine dei Carabinieri della Sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica presso il tribunale di Roma, durata due anni, ha sgominato l’intera organizzazione portando all’arresto di 8 persone, più una sottoposta all’obbligo di firma, tra Napoli, Caserta, Pozzuoli e Santa Maria Capua Vetere. Tra di loro ci sarebbe anche una donna, la moglie del capo, che pur non partecipando alla parte esecutiva delle truffe, contribuiva comunque al buon andamento dell’associazione.
Gli uomini della banda, più che andare direttamente di casa in casa, preferivano commissionare le truffe a terzi, con un rendiconto che si aggirava tra i 4.500 e i 5.000 euro. Il modus operandi si avvaleva di un preciso copione, elaborato e collaudato da truffatori veterani, di grande esperienza. Le vittime prescelte erano pensionati ultrasessantenni, nei confronti dei quali gli indagati dimostravano «totale insensibilità e particolare spietatezza e accanimento – spiega in una nota il Comando provinciale di Roma – anche quando queste manifestavano visibili precarie condizioni di salute fisica e mentale e, pur di condurre a termine l’attività criminosa, non si facevano scrupolo di usare contro di loro strumenti di odiosa sopraffazione, con vessazioni di carattere psicologico e verbale, fino al conseguimento dell’ingiusto profitto».
Dalle perquisizioni che sono seguite agli arresti è emersa un’ulteriore stortura: i truffatori, che vivevano in grandi appartamenti arredati con oggetti di “lusso estremo”, avevano dichiarato la loro condizione ufficiale di nullatenenti e disoccupati. Insomma, gente da aiutare, agli occhi dello Stato.

Federico Capurso

Nato a Roma il 24 Marzo 1989 e laureato in Scienze delle Comunicazioni Sociali all’Università Pontificia Salesiana. La sua carriera giornalistica ha inizio nel 2012, quando inizia a collaborare con L’Opinione delle Libertà e con il Roma Post, occupandosi di cultura e spettacolo. Nel 2013 passa a La Voce Repubblicana, dove cura la rubrica “Avviso ai naviganti”, dedicata a internet e alle nuove tecnologie. Dal 2013 cura e dirige la produzione digitale della casa editrice Edizioni del Baretti.