Cipro: banche chiuse e panico fra i cittadini per i prelievi sui conti correnti. In Europa la paura del contagio

Il Parlamento di Cipro è riunito per votare sulla ratifica del prelievo fiscale sui conti correnti, in base all’accordo raggiunto con i Ministri delle Finanze Europei. L’intesa, trovata nella notte fra il 15 e il 16 marzo dal nuovo governo di Cipro guidato da Nikos Anastasiades, con l’Eurogruppo, prevede un piano d’aiuti di circa dieci miliardi alla piccola isola del Mediterraneo. In cambio, il governo cipriota ha previsto una tassazione straordinaria di prelievo sui conti correnti bancari, per un totale di circa 5,8 miliardi di euro. Per depositi inferiori ai 100 mila euro si applicherà una tassa del 6,75%, per quelli superiori del 9,9%. Ieri mattina, si è scatenato il panico fra i ciprioti che, dopo aver ascoltato le radio, si sono riversati in strada in cerca di un bancomat libero per prelevare più contanti possibili. E le brutte notizie per la popolazione non erano finite. I bancomat sarebbero stati chiusi lunedì mattina in vista del “lunedì pulito”, l’equivalente ortodosso del mercoledì delle ceneri. Inoltre il governo ha deciso la chiusura forzata degli istituti di credito anche nella giornata di martedì, in modo da evitare altri prelievi dai parte dei cittadini.Questa tassa va ad aggiungersi alle altre già previste nel piano di ristrutturazione bancario, compresa una tassa sulla società dal 10 al 12,5% e il piano di privatizzazione da 1,4 miliardi. I ciprioti, che accusano il governo di essere andato contro la promessa “che i risparmi non sarebbero mai stati toccati”, non vengono consolati dalle parole di Jeroen Dijsselbloem, neo presidente dell’Eurogruppo, che ha commentato: “Non penalizziamo. Siamo al fianco del governo cipriota, questo pacchetto permetterà una ristrutturazione del settore bancario e renderà sostenibile il debito”.I mercati. E questa mattina i mercati internazionali hanno registrato le conseguenze di queste decisioni. Lo spread, in rialzo, ha toccato i 337 punti, il Ftse Mib perde a Piazza Affari il 2,3% e, a livello internazionale, arretrano le borse asiatiche con il Giappone che registra un calo del -2,7%, il peggiore da dieci mesi. Madrid perde il -2,2% mentre. Londra cede l’1%, Parigi l’1,3% e Francoforte l’1,22%.Intanto a calmare le acque ci prova Joerg Asmessen, membro tedesco del comitato della Bce: “Il piano di aiuti della “troika” (Bce, Ue e Fmi) alla Repubblica di Cipro – che prevede un prelievo forzoso dai conti correnti – potrebbe essere modificato nei dettagli sempre che Nicosia contribuisca con la somma stabilita di circa 6 miliardi di euro”.

Francesca Ascoli