Da candidata al Quirinale a serva del Pd: la strana parabola di Milena Gabanelli agli occhi del M5S

È stata scelta per prima come candidata del Movimento 5 stelle al Colle per la sua imparzialità e l’attitudine professionale di indagare senza paura sui finanziamenti dei partiti, ma a Milena Gabanelli è bastato fare il suo lavoro indagando stavolta su Beppe Grillo, per inimicarsi i militanti del M5s che meno di un mese fa la stavano incoronando Capo dello Stato. Nella puntata di Report del 19 maggio, la giornalista ha posto due domande: «Che fine fanno i proventi del blog di Grillo?». E «quanto guadagnala Casaleggio Associatidalla pubblicità sul sito?». Gabanelli ha quindi rivolto un invito ai grillini, riferendosi alle polemiche interne sulla diaria: «Con 3 milioni di disoccupati smettetela di parlare di scontrini».
Caos e veleni sul blog. Tanto è bastato a mandare su tutte le furie molti utenti del blog di Grillo (difficile distinguere tra simpatizzanti e infiltrati) che hanno definito ingrata e traditrice la Gabanelli, mentre altri le hanno dato ragione. «L’unica risposta da dare alla Gabanelli sul suo pistolotto del 19 maggio, su cosa deve fare l’M5s o non deve fare, secondo me è una sola. La linea politica M5s non la decide sicuramente lei. E i 3 milioni disoccupati che c… c’entrano, con la discussione sulla diaria?», ha scritto Michele da Rimini. E poi addirittura la rottura  del “sacro” vincolo di fiducia con Report, la trasmissione che era giudicata l’unica guardabile in un panorama di media asserviti al potere: «Non guarderò mai più quel programma di m… Lei è una asservita al padrone piddino. Chi l’ha votata un testa di c… così impara a fidarsi dei piddini a libro paga», ha scritto un altro utente.

«Abbiamo i conti in regola, senza paura». Più tardi è arrivata la replica della giornalista, che ha inviato una dichiarazione alla redazione di Repubblica tv: «Il punto è: sono state dette cose non vere? In tal caso vengano precisate, e le pubblicheremo». In merito agli introiti del blog di Grillo, nei mesi scorsi si era già parlato sui media di «conflitto d’interessi 2.0»: il leader M5s e Gianroberto Casaleggio guadagnano proprio attraverso la pubblicità sul sito, che ha avuto un boom di utenti dalla campagna elettorale2013 in poi. Ma la quantità precisa e l’utilizzo del denaro non sono stati ancora chiariti, così come restano ombre sugli intrecci tra finanza e politica nel passato di Casaleggio.