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HomeSpettacoli Eurovision 2026, Israele in gara. Paesi Bassi, Slovenia, Spagna e Irlanda boicottano la manifestazione

Eurovision, Israele ci sarà
Il boicottaggio di 4 Paesi
dopo mesi di polemiche

Paesi Bassi, Slovenia, Spagna e Irlanda

hanno rinunciato alla manifestazione

di Elisabetta Guglielmi05 Dicembre 2025
05 Dicembre 2025
Eurovision

Eurovision Song Contest | Foto Ansa

ROMA – La partecipazione di Israele all’Eurovision Song Contest 2026 ha segnato l’uscita di scena di quattro Paesi. Dopo mesi di polemiche, Olanda, Slovenia, Spagna e Irlanda hanno infatti annunciato che lasceranno la gara come forma di boicottaggio.
Lo riporta la Bbc, che nella serata del 4 dicembre ha annunciato la decisione presa da alcuni Paesi dopo che Israele ha ottenuto il via libera per partecipare al contest musicale internazionale. La Francia ha invece rifiutato di boicottare la manifestazione, che si svolgerà a Vienna dal 12 al 16 maggio 2026.

La partecipazione di Israele e il boicottaggio di quattro Paesi

Spagna, Irlanda e Olanda hanno annunciato che boicotteranno l’Eurovision Song Contest per protesta contro Israele. Nella giornata del 4 dicembre a Ginevra l’assemblea generale dell’Unione europea di radiodiffusione (Uer) ha dato il via libera alla presenza di Israele, la cui esclusione era stata richiesta da vari membri a causa delle azioni militari israeliane a Gaza. Durante l’assemblea, una larga maggioranza di reti pubbliche europee hanno ”convenuto di non organizzare un voto sulla partecipazione” di Israele, che diversi Stati contestano a causa della situazione a Gaza.

Ad annunciare la decisione di non partecipare alla prossima edizione dell’evento sono state le aziende radiotelevisive pubbliche di Spagna, Irlanda e Olanda, la Rtve, Rte e Avotros. Subito dopo anche la radiotelevisione pubblica della Slovenia si è aggiunta nel boicottaggio.

Su X il presidente Isaac Herzog ha espresso soddisfazione per la decisione e ha commentato che Israele “merita di essere rappresentato su ogni palcoscenico del mondo”.
“Spero che la competizione – ha aggiunto – rimanga un evento che promuove cultura, musica, amicizia tra le nazioni e comprensione culturale oltre i confini”.

La Francia ha invece confermato la propria partecipazione all’Eurovision 2026, nonché il suo sostegno alla presenza di Israele nel concorso canoro. Su X, il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, si è rallegrato che “l’Eurovision non abbia ceduto alla pressioni e che la Francia abbia contribuito ad impedire il boicottaggio di Israele”.

Altri Paesi stanno però prendendo in considerazione il boicottaggio, in particolare Islanda, Finlandia e Svezia. La decisione potrebbe trasformarsi in un terremoto che minerà alle basi lo stesso song contest.

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