Fatebenefratelli. Dipendenti in piazza uniti in un girotondo per protestare contro i tagli

fatebeneI dipendenti del Fatebenefratelli sono tornati in piazza a manifestare contro il taglio degli stipendi. Dopo lo sciopero di marzo, indetto per protestare sulla temuta chiusura dell’ultimo ospedale presente nel centro storico romano, continuano i malumori dei lavoratori. E anche se il rischio chiusura sembra ormai essere stato scongiurato, il patto siglato dalla Uil con l’azienda non ha accontentato molti dei medici e degli infermieri dello storico nosocomio. Nel nuovo piano, infatti, è previsto un graduale taglio del salario del 20% in tre anni, per sanare il buco di 270 milioni di euro che pende sulle casse dell’ospedale.

Per l’accordo non sono stati consultati gli altri sindacati (Cgil Fp, Cisl Fp e Ugl sanità), promotori dello sciopero di ieri, al quale hanno aderito il 65% dei dipendenti del Fatebenefratelli, circa 300 lavoratori. Il corteo partito dall’ospedale, anche in questa occasione, come era stato quattro mesi fanti l’ingresso del Ministero della Salute. Medici, infermieri e pazienti con indosso magliette con scritto “Io non ho firmato”, riferito appunto al patto siglato dalla Uil, si sono uniti in un girotondo, prima che le forze dell’ordine li facessero spostare.

«Ci aspettiamo che dopo mesi di silenzio la Regione intervenga – ha dichiarato Natale Di Colla, segretario generale Cgil Fp Lazio – il rischio concreto è che se non si riprenda il dialogo e la situazione possa precipitare». Adesso la proposta dei sindacati è anche quella di indire un referendum interno all’ospedale, che dia la possibilità ai lavoratori di dimostrare come il dissenso sui tagli previsti sia quasi unanime.

Silvia Renda

Silvia Renda

Nata a Lamezia Terme il 20 Aprile 1991. Vive da qualche anno a Roma dove ha conseguito la laurea triennale con votazione 110 e lode in Scienze della comunicazione (percorso giornalismo, uffici stampa e relazioni pubbliche) presso l’Università Lumsa, con una tesi dal titolo “La nuova vecchia retorica politica italiana: comunicazione nell’era della politica pop”. Ha collaborato con redazioni giornalistiche online. E' attualmente praticante della Scuola di Giornalismo dell’Università Lumsa.