Italian singer Cesare Cremonini (R) with Sanremo Festival host and artistic director, Amadeus (L) on stage at the Ariston theatre during the 72nd Sanremo Italian Song Festival, Sanremo, Italy, 03 February 2022. The music festival runs from 01 to 05 February 2022. ANSA/ETTORE FERRARI

Festival di Sanremo 2022I momenti top e flopdella terza serata

Si confermano Blanco e Mahmood ed Elisa Momento di riflessione con Saviano

Nella terza serata della 72esima edizione del Festival di Sanremo si sono esibiti con una short version dei loro brani tutti e 25 gli artisti in gara. I cantanti, meno emozionati, hanno dato il meglio di loro e ciò ha permesso al pubblico di apprezzare meglio i lavori discografici destinati a dominare per i prossimi mesi le classifiche. Il vincitore o la vincitrice del Festival si esibirà tra 98 giorni all’Eurovision Song Contest di Torino.

Gli artisti candidati alla vittoria

Mahmood e Blanco con “Brividi” divorano l’Ariston. Mahmood ci ha messi k.o., facendoci sognare con il suo timbro unico e riconoscibile. Blanco si è tolto il mantello e così si è spogliato di tutte le sue barriere, facendoci vedere, con la sua voce, tutte le sue fragilità e il suo mondo interiore. In chiusura si sono buttati per terra e si sono abbracciati. Un’esibizione vocalmente impeccabile, da brividi, che ha assicurato a Mahmood e “Michelangelooh” un posto certo sul podio. 

 

Elisa, un’aliena che proviene da un’altra galassia. Eterea nel suo abito bianco, ha saputo calcare meglio di tutti  il sacro palco dell’Ariston. Leggiadra, in punta di piedi, elegante come una regina, ci ha ipnotizzato con la sua “O forse sei tu”, che secondo noi entrerà nella lista del repertorio delle sue canzoni. Meno emozionata, ha cantato ancora meglio di martedì. Il podio è suo. E come direbbe Guillermo Mariotto: “Dieciiii”.

Le delusioni del Festival

Con Tananai, il convinto trasgressivo, siamo all’oratorio. Sorrideva divertendosi, sembrava però non essersi accorto di essere a Sanremo e non al karaoke con gli amici di scuola. “Sesso occasionale” a noi sa di poco, e pensiamo anche che Tananai  l’abbia cantata con meno intenzione. Uno dei candidati alle ultime tre posizioni. Flop.

Tananai

Achille Lauro è ahinoi tra i flop. Il motivo è che da un artista poliedrico come lui ci aspettavamo molto di più. “Domenica” è un pezzo che scimmiotta il suo repertorio. A nulla sono serviti i look, anche quelli, sottotono, e  le provocazioni al limite del blasfemo. Lauro è il classico studente dotato che si impegna poco. E si sa, a Sanremo non basta fare il compitino. Lauro non ci fa sbottonare, come invece ha fatto lui con i pantaloni sul palco. In attesa del prossimo singolo.

Achille Lauro

 

Tutti gli artisti in gara

I 25 artisti si sono esibiti in questo ordine:

  1. Giusy Ferreri – Miele
  2. Highsnob & Hu – Abbi cura di te
  3. Fabrizio Moro – Sei tu
  4. Aka 7even – Perfetta così
  5. Massimo Ranieri – Lettera di là del mare
  6. Dargen D’Amico – Dove si balla
  7. Irama – Ovunque sarai
  8. Ditonellapiaga e Rettore – Chimica
  9. Michele bravi – Inverno dei fiori
  10. Rkomi – Insuperabile
  11. Mahmood & Blanco – Brividi
  12. Gianni Morandi – Apri tutte le porte
  13. Tananai – Sesso occasionale
  14. Elisa – O forse sei tu
  15. Rappresentante di lista – Ciao Ciao
  16. Iva Zanicchi – Voglio amarti
  17. Achille Lauro – Domenica
  18. Matteo Romano – Virale
  19. Ana Mena – Duecentomila ore
  20. Sangiovanni – Farfalle
  21. Emma – Ogni volta è così
  22. Yuman – Ora e qui
  23. Le Vibrazioni – Tantissimo
  24. Giovanni Truppi – Tuo padre, mia madre, Lucia
  25. Noemi – Ti amo non lo so dire

Per Mahmood e Blanco, Elisa e Sangiovanni in pochi giorni ascolti stellari sulle piattaforme musicali iTunes e Spotify.

Il pubblico in visibilio, tra Fantasanremo e meme

Artisti scatenati, alle prese con scommesse e promesse ai fan, hanno mandato in visibilio il pubblico. Sarà che l’Ariston non eravamo abituati a vederlo così partecipativo, sarà che la pandemia ha imposto tanti silenzi e lontananza dai teatri, sarà che c’è voglia di divertirsi. Quest’anno la kermesse è una festa e il pubblico c’è e non è per niente ingessato. I telespettatori da casa, poi, con il Fantasanremo, i meme, e i commenti su Twitter, Facebook e Instagram sono praticamente esplosi.

Il tributo di Amadeus al Presidente della Repubblica

Amadeus ha aperto la terza puntata del Festival di Sanremo 2022 con un omaggio al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel giorno del suo secondo giuramento. “A nome di tutti quelli che lavorano al Festival, mi rivolgo a lei per augurarle buon lavoro. Per noi è un punto di riferimento, e lo è stato anche oggi quando oggi nel suo discorso ha ricordato l’importanza della bellezza, della cultura, delle arti, del cinema e della musica. Abbiamo saputo che lei, assieme a sua moglie, nel 1978 fu tra i fortunati spettatori dell’ultimo concerto di Mina alla Bussola di Viareggio. Vogliamo dedicarle una canzone che rappresenta bene quello che pensiamo di lei”. Il pezzo è “Grande, grande”.

Roberto Saviano e il suo monologo 

Roberto Saviano

Tra gli ospiti, Roberto Saviano si è esibito in un monologo sulla strage di Capaci, in occasione dei trent’anni dagli attentati che hanno ucciso i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le loro scorte. “Ricordare è riportare al cuore, rimetterli in vita, tenerli con noi nel profondo”, ha iniziato Saviano. Poi si è rivolto ai più giovani, dicendo che il “coraggio è sempre una scelta” e che il “non scegliere” rende complici. Falcone e Borsellino hanno scelto di rischiare. Ha fatto i nomi, Saviano, da Chinnici a Livatino, li ha nominati, i morti innocenti di mafia, sul palco dell’Ariston davanti alla famosissima immagine che ritrae insieme i due eroici giudici antimafia.

Poi racconta una storia. Nel Festival di Sanremo del ‘92 davanti alla tv c’era Rita Atria, di Partanna, provincia di Trapani. Guardava la kermesse da un appartamento di Roma che nessuno conosceva, figlia di un boss, morto anni prima. Rita aveva compiuto una scelta diversa, aveva denunciato ciò che sapeva di quella mafia, consapevole di mettersi tutti contro e diventando la prima testimone di giustizia d’Italia. Ad accompagnarla in quel percorso fu proprio Borsellino. Sette giorni dopo la strage di Via d’Amelio, Rita si suicidò, pensando di aver perso un secondo padre. “Ogni volta che non scegliamo rinunciamo alla nostra dignità”, è stato il monito di Saviano. “Hanno creduto di seppellire Borsellino e Atria – dice lo scrittore – ma loro erano semi”. Saviano ha dichiarato che non ha ricevuto alcun compenso per la partecipazione al Festival.

Il superospite è Cesare Cremonini, per la prima a Sanremo

Cesare Cremonini

È stato il numero dieci di stasera. Ha cantato in una cattedrale di luci, voce e pianoforte con “Nessuno vuole essere Robin”. Quando è uscito fuori, in turbinio di colori, i ricordi belli si sono risvegliati tutti  con “Marmellata 25”. “Da quando mi hai lasciato pure tu, non è più domenica”, tutti in coro con lui, mentre lo guardavano divertirsi su quel palco diventato stadio. “Non succede quasi mai a due come noi di credere che sia possibile trovare un complice in questo disordine”, avrebbe potuto cantare per altre due ore, Siamo Generazione Cremonini, possiamo dirlo? Con il nuovo singolo “La ragazza del futuro”, ci ha catapultati in spiaggia come se fossimo già in estate, facendoci sentire sulla pelle le temperature roventi di luglio. E poi la chiusura, che meglio di così non poteva venirgli, con quella canzone che aspettavamo tutti: “50 special”. Scagli la prima pietra chi non l’ha cantata meno di mille volte con gli amici veri: quelli a cui si dicono cose speciali.