Sanremo a rischioFestival forse ad aprileIl Cts teme contagi da Covid

Fedez resta uno dei cantanti in gara dopo la pubblicazione del video

Come da tradizione il Festival di Sanremo continua a far parlare di sé prima ancora del suo debutto. Sono due i temi cardine di questi giorni: il caso Fedez e il possibile rinvio dell’evento ad aprile.

Il rapper ha rischiato di non partecipare alla gara canora con la collega Francesca Michielin per video, pubblicato dal cantante sul suo profilo social il 30 gennaio, che anticipava qualche secondo del brano “Chiamami per nome”. Video che, dopo le polemiche è stato immediatamente rimosso. I brani in gara, da regolamento, per essere portati all’Ariston devono essere inediti ma la Direzione Artistica con l’Organizzazione del Festival, dopo attente riflessioni, hanno ritenuto di non dover prendere alcun provvedimento contro la coppia “pur esprimendo serio biasimo per l’accaduto”.

Ma i problemi non finisco qui. Dopo un primo rinvio a marzo, Sanremo e il suo conduttore Amadeus potrebbero veder nuovamente sfumare l’ appuntamento all’Ariston con gli appassionati di musica, rinviato a fine aprile. La decisione finale arriverà dal Comitato tecnico scientifico a cui la Rai entro martedì invierà il protocollo sanitario che sta redigendo per organizzare un Festival in sicurezza seguendo le indicazioni degli esperti e le esigenze dello spettacolo. Dalle prime indiscrezioni il Cts sarebbe scettico nel dare il proprio ok per diverse criticità.

Sebbene la Rai abbia previsto una bolla per tutti i suoi dipendenti, tamponi ogni 72 ore, ingressi e uscite contingentate, pranzi e cene nei sacchetti, ciò che si teme è che questa bolla possa essere «infettata» da eventuali contatti dei 26 artisti in gara e del loro entourage con persone positive al Covid. Bocciati quasi sicuramente i figuranti, costretti a rimanere per cinque ore in un luogo chiuso. In dubbio anche il luogo che da più di 70 anni ospita l’evento nazionalpopolare per eccellenza, il traffico dietro il palco dell’Ariston, data la sua struttura, non garantirebbe le misure di sicurezza necessarie negli spostamenti.

Francesca Funari

Mi chiamo Francesca Funari, sono nata il 2 luglio 1997 e sono di Norcia. Sono laureata in Scienze della Comunicazione. Ho lavorato con Il Nuovo Diario Messaggero e presso la Uil nazionale.