TEL AVIV – Nella fragile tregua tra Israele e Hamas, il governo di Tel Aviv annuncia la riapertura dei valichi di Kerem Shalom e Kissufim per il passaggio di aiuti. I corridoi umanitari vengono ripristinati dopo nuove tensioni tra il gruppo miliziano e l’Idf, culminate con il ritorno dei raid israeliani sulla Striscia nella serata di domenica 19 ottobre. Le bombe su Gaza hanno provocato almeno 45 morti, ma per il premier Netanyahu si è trattato di una risposta alle violazioni dei patti da parte di Hamas. È il presidente americano Donald Trump, però, a ribadire che il cessate il fuoco “è ancora in vigore”. Il Tycoon ha avvertito il governo israeliano di moderare la risposta violenta, ma si è scagliato soprattutto contro Hamas definendolo “piuttosto turbolento” in questa prima fase degli accordi. Intanto, mentre i valichi nella parte centrale e nel sud di Gaza vengono riaperti, resta chiuso quello di Rafah. Proprio lì dove, stando a quanto riferito dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, verrà rinforzata “la presenza dei carabinieri italiani”.
La delegazione americana a Tel Aviv per mantenere la pace
Per scongiurare nuovi scontri e mantenere il cessate il fuoco nella Striscia sono attesi oggi 20 ottobre a Tel Aviv l’inviato speciale Usa Steve Witkoff e il consigliere di The Donald Jared Kushner. A loro si aggiungerà il vicepresidente americano J.D. Vance nella giornata di martedì. Come fa sapere il quotidiano Times of Israel, la delegazione americana incontrerà il primo ministro Netanyahu e i suoi consiglieri per continuare il loro ruolo di mediatori e assicurare la pace di Trump. Ma è lo stesso Vance ad ammettere che mantenere un cessate il fuoco “sarà complicato”.
Wafa conferma due civili palestinesi uccisi dall’Idf
Un pronostico che sembra confermato dalle ultime notizie sul campo. L’agenzia palestinese di notizie e informazione Wafa, citando fonti mediche sulla Striscia, conferma infatti l’uccisione di due civili da parte delle forze israeliane nella zona a est di Gaza City. Lo scontro a fuoco è solo l’ultimo denunciato sulla Striscia durante le operazioni di indietreggiamento dell’Idf oltre la linea gialla che è stata delimitata dagli accordi americani. Per il ministro della Difesa israeliano Israel Katz “i leader di Hamas saranno ritenuti responsabili di qualsiasi incidente” durante le fasi di arretramento dei soldati israeliani.