Gli occhi del mondo sul Giglio. I media raccontano il recupero della Concordia

Dalla Cnn a Le Figaro, da El Mundo ad Al Jazeera, la notizia dell’operazione di recupero della Costa Concordia campeggia sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo.Un salvataggio “senza precedenti”, così la stampa internazionale definisce l’operazione degli ingegneri italiani che sono riusciti in “un’impresa titanica”. Sono stati oltre 400, infatti, i giornalisti stranieri accreditati, con collegamenti in diretta 24 ore su 24, per seguire da vicino lo spettacolo tecnologico della Costa Concordia di nuovo in linea di galleggiamento. Gli applausi al momento dell’annuncio, gli abbracci della gente del Giglio, nessuno ha sbagliato una mossa e adesso è il momento di dirlo. E ancora, dopo due giorni dallo storico recupero, le immagini spettacolari della rotazione che ha riportato in asse la nave da crociera spiccano su tutti i mass media, come a sottolineare il grande lavoro fatto dalle squadre italiane riuscite a portare a termine uno dei progetti di recupero più difficili e costosi mai effettuati.
El Mundo riporta le parole di Nick Sloane, l’ingegnere sudafricano direttore delle operazioni, secondo cui, considerata la complessità del progetto, «pochi Paesi al mondo avrebbero potuto mettere insieme in così poco tempo un’operazione tanto vasta». E di Nick Sloane parla anche la Bbc, che riporta il sentimento comune degli abitanti del Giglio che lo definiscono come «l’eroe della Costa Concordia».
«Costa Concordia: missione compiuta», titola la Cnn, dando la notizia «dell’ambiziosa operazione» come «la più grande operazione di salvataggio marittimo mai tentata». Al Jazeera parla di «operazione perfetta» senza alcun impatto sull’ambiente.
L’inversione di tendenza sulle principali testate italiani. Se sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo campeggiano le foto del relitto della nave da crociera, sui giornali italiani si nota uno strano orientamento. A parte il caso de Il Corriere della Sera che dedica all’evento le prime 6 pagine, La Repubblica decide di raccontare la vicenda solamente a pagina 14, dopo aver riservato ben 13 pagine al caso Berlusconi.
Gaffe del governo italiano. Mentre i media internazionali esaltano l’impresa di Sloane, è proprio Enrico Letta a dimenticarsi dell’ingegnere sudafricano. «Non mi è stato ancora chiesto di incontrare il primo ministro e non sono un politico», così Nick Sloane ha risposto ai cronisti che, in una conferenza stampa al Giglio, gli chiedevano come mai non partecipasse all’incontro di ieri a Palazzo Chigi con il premier Letta.