Ecco chi è Enrico Letta, uno dei premier più giovani della storia repubblicana. Fino a ieri considerato l’ “eterno secondo”

Enrico  Letta, 47 anni,  detiene già un record: è il terzo premier più giovane della storia della Repubblica, dopo Amintore Fanfani e Giovanni Goria, nominato presidente del Consiglio da Cossiga nel 1987. Ed è anche uno dei premier più giovani d’Europa. Fino a mercoledì scorso – quando a bordo della sua auto si è recato al Quirinale per l’incarico – era segretario generale dell’Arel (Agenzia di Ricerche e Legislazione), che ha guidato dal 1993.

Nipote di Gianni, sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel Governo Berlusconi,  nasce a Pisa il 20 agosto del 1966. Figlio di Giorgio, docente universitario, Enrico Letta si laurea scienze politiche. Sposa in seconde nozze Gianna Fregonara, giornalista del Corriere della sera, da cui ha tre figli, Giacomo, Lorenzo e Francesco. Segretario generale del Comitato per l’Euro del Ministero del Tesoro dal 1996 al 1997, diventa vicesegretario del Ppi, ruolo che ricopre dal gennaio 1997 al novembre 1998. All’età di 32 anni, entra nel governo D’Alema come ministro per le Politiche Comunitarie, e l’anno successivo, nel rimpasto di governo, viene promosso al Ministero dell’Industria, dove sostituisce Pierluigi Bersani. In quel ruolo viene confermato anche da Giuliano Amato nel 2000. Nel 2001 entra per la prima volta in Parlamento, nelle fila della Margherita, ma nel 2004 lascia Montecitorio per un incarico di parlamentare europeo per la circoscrizione del Nord-Est. Due anni dopo rientra in Italia per diventare sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del governo Prodi, subito dopo suo zio Gianni. La staffetta familiare si ripresenta nel 2008 quando, caduto Prodi, Berlusconi torna a palazzo Chigi scegliendo proprio Gianni Letta come sottosegretario. Ministro del Welfare nel governo-ombra di Veltroni, nel 2009 sostiene la candidatura di Bersani alla segreteria del Pd.

Letta,  scrittore e instancabile lettore. Sul suo sito personale Letta si definisce “lettore onnivoro”, divoratore di libri di Santo Piazzese Marcello Fois, Gianrico Carofiglio. Ma si diletta anche a leggere fumetti di Dylan Dog. Tifoso del Milan, segue la musica contemporanea, Irene Grandi, Elio e le Storie Tese, vasco Rossi e Zucchero. È anche autore di diversi libri, tra cui “Passaggio a Nord-Est”, Arel-Il Mulino, 1994, “Euro sì – Morire per Maastricht”, Laterza, 1997, “L’Europa a Venticinque”, Il Mulino, 2005 e “Costruire una cattedrale. Perché l’Italia deve tornare a pensare in grande”, Mondadori, 2009.

Annalisa Cangemi