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La Juventus dà quattro schiaffi a Zeman. Ma il Napoli non molla

di Claudio Paudice01 Ottobre 2012
01 Ottobre 2012

La sesta giornata sancisce un dato su tutti: è il Napoli l’anti-Juve. Gli azzurri di Mazzarri si dividono la testa della classifica insieme ai bianconeri, dopo i tre punti ottenuti sul campo della Sampdoria. I blucerchiati hanno giocato una buona partita, lottando col coltello tra i denti su ogni pallone e impedendo le ripartenze del Napoli. L’unico contropiede che non sono riusciti a stoppare, però, è stato quello decisivo, perché ha portato al calcio di rigore realizzato poi da Cavani. Il bomber uruguaiano si è quindi guadagnato il titolo di capocannoniere dell’anno solare con 27 gol, lasciandosi alle spalle Milito fermo a quota 23.La Juve però comincia a far paura. Ha affossato la Roma in soli 18 minuti segnando tre reti (la partita è poi finita 4 a1). È vero che le squadre di Zeman tendono sempre a prendere parecchi gol e a farne tanti. Ma la Roma del boemo li prende soltanto (per ora è la seconda peggior difesa del campionato). È quindi difficile stabilire se il risultato della partita con la Juve sia più merito dei bianconeri o demerito dei giallorossi. Fatto sta che il gioco di Zeman si vede poco. La difesa tenuta altissima – incapace di attuare il fuorigioco – ha prestato il fianco alle incursioni degli juventini, che si sono rivelate letali. Anche se la panchina dell’allenatore giallorosso non scricchiola, i mugugni iniziano però a sentirsi.

Inter e Lazio risorgono, Milan in caduta libera. Al terzo posto c’è ora l’Inter, che ha finalmente sfatato il tabù San Siro, battendo in casa la Fiorentina per 2 a1. A farle compagnia c’è la Lazio di Petkovic, che batte il Siena per 2 a 1 soffrendo nel finale. Il Milan invece soffre e basta, riuscendo soltanto a pareggiare contro il Parma nell’anticipo di sabato. Il suo andamento è quello di una squadra di metà classifica. E, francamente, tanto vale per il gioco espresso finora.

Per il Cagliari è crisi nera. Dopo la sconfitta in casa col Pescara, raschia il fondo della classifica. I sardi non assomigliano per niente alla squadra solida dell’anno scorso, che rendeva pan per focaccia a qualsiasi avversario. Il neopromosso Pescara invece se lo è caricato sulle spalle la giovane promessa Weiss, arrivato direttamente dal Manchester City e autore del gol vittoria. La sua squadra è ora a metà classifica, con gli stessi punti del Milan. Da segnalare anche le vittorie del Bologna sul Catania per 4 a 0 e quella del Torino per 5 a 1 in casa dell’Atalanta. Due goleade, ma non le uniche. Il Palermo ha infatti battuto il Chievo per 4 a 1 con un ritrovato Miccoli, autore di tre gol. Il più bello lo ha segnato quasi da centrocampo con un tiro a volo che ha scavalcato il colpevole Sorrentino, sorpreso fuori dai pali.

Claudio Paudice

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