Lampedusa, paura su un traghetto in fiamme. I passeggeri: “Abbiamo temuto il peggio”

Stanno tutti bene i trentotto passeggeri e i trentuno membri dell’equipaggio del traghetto «Palladio», appartenente alla società Compagnia delle isole Spa. Ieri sera, intorno alle 20, era scoppiato un incendio al motore della nave, a sole poche miglia di distanza da Porto Empedocle. Inevitabile per i passeggeri pensare al peggio, ricordando quanto avvenuto solo un anno fa alla Cosata Concordia all’Isola del Giglio.
La vicenda. Il traghetto, in servizio da Lampedusa a Porto Empedocle, si trovava a poche miglia dalla destinazione quando è rimasto bloccato per un incendio scoppiato  nella sala macchine. Imminente l’allarme dell’equipaggio lanciato via radio alla Guardia Costiera di Porto Empedocle, per segnalare l’incidente e l’attivazione delle procedure antincendio.La Guardia Costiera di Palermo, competente per giurisidizione di quelle acque, ha inviato sul posto due motovedette e un elicottero. Poco dopo sono arrivati anche un rimorchiatore, un peschereccio e due mercantili. Le complesse operazioni di recupero della motonave, lunga122 metri, sono terminate a tarda notte (intorno alle due) con il rimorchiatore Vigata che trainava con successo il traghetto in avaria a Porto Empedocle. Tanto spavento, ma nessun ferito tra passeggeri e membri del equipaggio.
I naufragi. Non tutti i naufragi purtoppo conoscono il lieto fine. Proprio ieri sera è andato in onda su Canale 5 il film Titanic. Ma, un incidente che rievoca ancor più l’attualità e suscita scalpore, è quello della Costa Concordia al largo dell’Isola del Giglio. Poco più di un anno fa la nave guidata dal comandante Schettino si piegava su se stessa dopo una manovra azzardata. In quel caso vi furono trentadue vittime. E proprio in questi giorni l’argomento è tornato di attualità per la seconda udienza al Tribunale del lavoro di Torre Annunziata (Napoli), cui il comandante Schettino ha fatto ricorso contro il licenziamento di Costa Crociere nei suoi confronti. Entro pochi giorni sarà emessa una sentenza che deciderà sulle richieste di reintegro nell’azienda del comandante Schettino.

Gianluca Natoli