HomeCultura Laura Palazzani: “Chi può vaccinarsi per primo e chi dopo? È una scelta etica”

"Chi può vaccinarsi prima
e chi dopo? Una scelta che
ha a che fare con l'etica"

Intervista alla professoressa Palazzani

sul Master in Bioetica e comunicazione

di Paola Palazzo05 Ottobre 2021
05 Ottobre 2021

Sul rapporto tra bioetica e comunicazione, nucleo centrale del nuovo Master che sta organizzando alla Lumsa, abbiamo intervistato la professoressa Laura Palazzani, vicepresidente vicario del Comitato nazionale di bioetica e docente alla Lumsa,

Che relazione c’è tra la bioetica e la comunicazione? 

“Tutti i temi inerenti alla bioetica nascono dall’avanzamento del progresso scientifico e tecnologico e necessitano di essere comunicati ai cittadini affinché acquisiscano una consapevolezza critica dei problemi che stiamo vivendo nella nostra società. In questo senso bioetica e comunicazione sono strettamente collegate”.

Dopo l’esplosione del Covid, lei vede collegamenti con il tema della bioetica?

“Tantissimi, dalla scarsità delle risorse a disposizione, all’ordine di distribuzione dei vaccini, alla sperimentazione dei farmaci, al problema dell’isolamento dei pazienti. In questi due anni di pandemia è nata l’esigenza di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su queste problematiche, comunicandole in maniera efficace. Da qui sono partite diverse iniziative sul tema della comunicazione, che oggi è oggetto di studio sia del Comitato nazionale per la bioetica che del Consiglio superiore di sanità”. 

Ha parlato delle priorità sulla distribuzione dei vaccini. Quali sono i maggiori problemi emersi?

“La domanda è stata: in quale ordine si distribuiscono i vaccini necessari per proteggersi dal covid? Il Ministero della Salute ha lavorato insieme al Comitato nazionale per decidere quali categorie devono essere vaccinate prima e quali dopo. È una scelta molto importante dal punto di vista etico perché gli ultimi a ricevere la somministrazione del farmaco anti-Covid sono al livello di probabilità i più esposti al contagio. Ritengo che questo tema non sia stato divulgato in modo sufficientemente efficace alla popolazione ed è quindi diventato oggetto della riflessione su bioetica e comunicazione”.

Perché c’è l’esigenza di un corso di studi su questo argomento? 

“L’esigenza nasce dalla difficoltà di raggiungere dal punto di vista comunicativo tutti i cittadini rispetto ai temi molto complessi della bioetica”. 

A quali professioni si rivolge?

“Il master intende formare coloro che avvertono la necessità di comunicare questa materia al pubblico. Mi riferisco in particolare ai giornalisti, che sono i protagonisti dell’informazione, e ai medici che, soprattutto di questi tempi, sono chiamati a comunicare non solo con i pazienti, ma in generale con il grande pubblico su temi che spesso hanno una rilevanza dal punto di vista bioetico”.

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