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HomeCronaca L’uragano Melissa arriva a Cuba. Tre vittime in Giamaica, tre ad Haiti e una nella Repubblica Dominicana

Melissa lascia la Giamaica
L'uragano arriva a Cuba
Almeno sette i morti

Registrati venti fino a 300 km/h

La vicinanza di Papa Leone XIV

di Clara Lacorte29 Ottobre 2025
29 Ottobre 2025
Uragano Melissa

L'uragano Melissa arriva a Cuba | Foto Ansa

L’AVANA – L’uragano Melissa ha toccato la costa di Cuba con venti massimi di 195 km/h, come dichiarato dal National Hurricane Center degli Stati Uniti nel suo ultimo avviso. Al momento sono circa sette le vittime.

L’uragano Melissa il peggiore del secolo

Melissa, il peggiore uragano del secolo, anche più feroce di Katrina del 2005, aveva toccato terra in Giamaica vicino a New Hope accompagnato da un rombo spaventoso con piogge torrenziali, lampi e venti fino a 300 chilometri orari. Da alcuni giorni la tempesta oscilla tra la categoria tre e la categoria cinque, la più alta della scala Saffir-Simpson. Al momento a Cuba è stato dichiarato lo stato di allerta in sei province orientali del Paese, mentre la Giamaica è stata definita “zona disastrata” dalle autorità locali.

Allagamenti e inondazioni a Cuba

Le prime inondazioni stanno già interessando la zona con l’ingrossamento di alcuni fiumi. Secondo quanto riportato dai media ufficiali, diverse città hanno accumulato fino a 90 millimetri d’acqua nelle province orientali di Granma e Santiago De Cuba con inondazioni in aree come Los Coquitos, La Alameda, San Pedrito e Ferreiro.

La vicinanza di Papa Leone XIV

“In questi giorni si è abbattuto sulla Giamaica l’uragano Melissa, una tempesta dalla potenza catastrofica che sta provocando violente inondazioni” ha dichiarato il Pontefice al termine dell’udienza di oggi in Vaticano. “In queste ore, con forza devastante – ha aggiunto -, sta attraversando Cuba, sono migliaia le persone sfollate, mentre sono state danneggiate case, infrastrutture e diversi ospedali”. Nell’assicurare la sua vicinanza alle persone colpite dall’uragano, il Papa ha incoraggiato le autorità civili a fare “tutto il possibile” per aiutare i cittadini e ha ringraziato le comunità cristiane, insieme agli organismi di volontariato, per il soccorso che stanno prestando.

Secondo gli esperti, a causa della pericolosità estrema dimostrata dall’uragano Melissa il suo nome non verrà utilizzato in futuro per denominare altri cicloni tropicali.

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