HomeEsteri Macron cambia linea sulla gestione dei migranti: “Bisogna ascoltare il popolo”

Macron cambia linea
sulla gestione dei migranti
"Va ascoltato il popolo"

Il presidente francese domani in Italia

ne discuterà nel vertice con Conte

di Marco Valentini17 Settembre 2019
17 Settembre 2019
Macron

Il presidente francese, Emmanuel Macron, inasprisce i toni sull’immigrazione. In un discorso pronunciato lunedì sera, il titolare dell’Eliseo ha invitato il governo alla fermezza sulla questione migratoria, per evitare di diventare un “partito borghese”, che non tiene conto dell’opinione delle classi popolari sedotte dal Rassemblement National di Marine Le Pen.

“Per decenni la sinistra ha ignorato la questione. Le classi popolari si sono spostate all’estrema destra. Siamo come le tre scimmiette: non vogliamo guardare”, ha dichiarato Macron, che ha poi proseguito tracciando due possibili percorsi nel futuro della Francia, “quello del ripiegamento e della paura, o una soluzione aperta ma non ingenua”.

Parole, quelle pronunciate dal presidente francese, a cui la leader del fu Front National dice però di non credere: “Non farà niente sull’immigrazione”. L’erede dello storico leader dell’ultra-destra francese, puntando sullo scontento delle classi popolari, che risentono maggiormente delle problematiche legate all’integrazione dei migranti, ha accumulato consensi, fino ad arrivare al sorpasso del partito espressione di Macron, En Marche.

E’ proprio per cercare di arginare la scalata di Marine le Pen che il presidente francese ha cambiato rotta sul tema dei migranti, provando a contrastare la percezione che i partiti facciano soltanto gli interessi delle elites, allontanandosi sempre di più dal popolo, le cui istanze sono rappresentate principalmente dalla destra sovranista.

Il cambio di linea di Macron arriva alla vigilia dell’incontro che il presidente francese avrà, a Roma, con il premier Giuseppe Conte e potrebbe complicare la discussione che i due avranno su come cambiare la gestione dei flussi migratori in Europa.

Con il recente insediamento della nuova Commissione europea, si era infatti parlato di revisione del patto di Dublino e di “paesi volenterosi” che si sarebbero fatto carico addirittura del 50% degli arrivi. La Francia, con Germania e Spagna, doveva essere tra questi. Con la nuova rotta tracciata ieri da Macron il percorso sembra però già subire una brusca frenata.

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