ROMA – Durante la riunione sul ddl bilancio, la maggioranza raggiunge un accordo su affitti brevi e sull’Isee sulla prima casa. Restano però da trovare le coperture, oltre un miliardo di euro. Un nodo da risolvere entro il 19 dicembre, quando la manovra approderà alla Camera.
L’intesa su alcune questioni ancora aperte
“Nel corso della riunione di maggioranza a Palazzo Chigi sul ddl bilancio è stata raggiunta un’intesa su alcune questioni ancora aperte”. Così la nota diffusa dalla sede del governo sulla riunione di ieri, 26 novembre. La squadra di governo quindi trova una quadra su alcuni dei temi legati alla finanziaria da 18 miliardi che dovrebbe avere il via libera del Senato il 15 dicembre e approdare poi a Montecitorio quattro giorni dopo. Al centro delle discussioni gli affitti brevi, uno dei principali temi. L’accordo è sul numero di case di proprietà che farebbe scattare il cosiddetto reddito di impresa, il profitto realizzato da un’attività che richiede l’impiego di persone, mezzi e attrezzature. Al momento la cedolare secca sulla prima casa è tassata al 21%, dalla seconda alla quarta si passa al 26% mentre dalla quinta arriva il reddito di impresa. L’idea è di ridurre da cinque a tre immobili la soglia da cui scatta l’attività d’impresa. Accordo poi anche sull’ampliamento dell’esenzione Isee sulla prima casa, alzando il valore catastale per le città più grandi, e sui dividendi.
Il nodo coperture
“Noi tuteliamo la casa, su questo stiamo tutti d’accordo, poi tocca al Mef vedere se le coperture ci sono”. Così il senatore e capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri. Proprio su come e dove trovare le risorse per finanziare questi accorgimenti non ci sono passi avanti. I calcoli non sono definitivi ma la cifra dovrebbe superare il miliardo di euro. Si guarda quindi alle banche, con un ulteriore prelievo a loro carico di poco meno di 200 milioni. C’è la volontà di colpire solo le grandi banche ma c’è il rischio di colpire indiscriminatamente. Intanto l’idea è di portare dal 2% al 2,5% l’aumento dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive. La partita sulla legge di bilancio è appena cominciata.


