Romani appesi a un filo. Ecco le funivie urbane per risolvere i problemi della mobilità: è l’ultima idea del sindaco Marino

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La metropolitana è in cronico ritardo, gli autobus non passano mai ma il sindaco di Roma Ignazio Marino ha trovato la soluzione a tutti i problemi di trasporto della città: «È stato studiato il percorso di alcune funivie urbane. È un sistema che ha funzionato in alcune città con criticità simili a quelle di Roma. È una scelta su cui stiamo effettivamente riflettendo».

Il primo cittadino ha lanciato la bomba durante un incontro tenutosi al circolo Pd del quartiere Aurelio. «Stiamo lavorando per fare una connessione diretta con la ferrovia dal porto di Civitavecchia alla stazione di San Pietro. Ogni giorno arrivano a Roma circa cento pullman da Civitavecchia. Immaginate cosa significhi avere queste persone che viaggiano meglio», ha concluso il sindaco della capitale.

In Italia l’unica città ad aver pensato di realizzare una rete di funivie urbane è Genova. Il progetto, allo studio da anni e finalmente presentato alla Comunità Europea, è in attesa di finanziamenti. È interessato anche il comune di Segrate, che vorrebbe una via di collegamento più leggera e veloce verso Milano. A Roma è in attesa di approvazione un progetto presentato dall’associazione di quartiere “Casalottilibera” e sostenuto dal Movimento 5 Stelle. Interessa il territorio del tredicesimo e del quattordicesimo municipio e dovrebbe collegare la zona di Casalotti a quella di Battistini. Ma è fermo perché mancano i fondi.

Secondo il pentastellato Marcello De Vito, consigliere comunale romano, «è difficile credere alla volontà della maggioranza di voler realmente perseguire un’opera di tale genere e non di fare solo annunci vuoti e privi di contenuto». La ragione è da rintracciarsi nel bilancio capitolino. «Date le deficitarie finanze del comune, sembra poco realistico che lo studio di fattibilità verrà demandato al piano generale del traffico urbano di Roma Capitale, ma speriamo di sbagliarci».

Nel mondo le funivie urbane sono, invece, una felice realtà. Londra ne ha una funzionante dal 2012: attraversa la città da nord a sud, sorvolando il Tamigi. Finanziata interamente dalla compagnia aerea Emirates, in poco più di un anno ha trasportato quasi due milioni di passeggeri. Altre linee, perfettamente funzionanti, si trovano a Madrid, Lisbona, Rio de Janeiro e Singapore.

La rete più sviluppata si trova in Bolivia. È lunga 10 chilometri e comprende 11 stazioni, collegando le città di La Paz ed El Alto e contribuisce significativamente ad alleviare la congestione del traffico stradale. Opera 17 ore al giorno e trasporta 3mila passeggeri all’ora per direzione. Secondo Carlo Iacovini, esperto di nuovi servizi di mobilità e consulente di una società che costruisce funivie urbane nel mondo da anni, tra cui quella boliviana, «molte città in Italia sarebbero adatte a questo tipo di trasporto: Torino, Bologna e Bergamo su tutte, perché sono simili  geograficamente alle città estere dove le funivie sono già utilizzate, ma anche nelle città d’arte come Roma e Firenze si possono realizzare progetti integrati con il tessuto urbano, attraverso infrastrutture che si armonizzino con il territorio nel modo più delicato possibile».

Valerio Dardanelli

Valerio Dardanelli

Classe 1988, romano, appassionato di cinema da sempre, ha assecondato questo interesse laureandosi alla Lumsa in Scienze della Comunicazione con una tesi incentrata sull’evoluzione etica del genere western dalle origini a oggi, ripercorrendone le tappe più significative fino all’attuale declino. Ha collaborato con vari siti e riviste d’informazione sportiva e cinematografica. Con la sua Canon in spalla ha seguito diverse edizioni degli Internazionali di tennis, il suo secondo amore.