La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni | Foto Ansa

Meloni incontra Michelmigranti e aiuti di Statoi temi principali sul tavolo

L'incontro precede il Consiglio europeo che si terrà il 9 e 10 febbraio

ROMA – La gestione dei flussi migratori in Unione europea e una risposta all’Inflation Reduction Act dell’amministrazione Biden. Sono queste le questioni da affrontare per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che oggi, 30 gennaio incontra il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. 

Vertice Meloni-Michel

In vista del Consiglio europeo straordinario del 9 e 10 febbraio, Michel è atterrato nella mattinata di lunedì 30 gennaio a Roma, con un volo in linea da Bruxelles. Sarà ricevuto a Palazzo Chigi alle 13.30 dalla premier Meloni.

La presidente, inoltre, si recherà venerdì 3 febbraio a Stoccolma, paese che ha la presidenza dell’Ue, per incontrare le autorità locali, e a Berlino, per la sua prima visita ufficiale dall’insediamento al cancelliere Olaf Scholz.

Il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel | Foto Ansa

Dossier migranti e Piano Mattei

A pochi giorni dalla sua visita ad Algeri, la presidente si è recata a Tripoli il 28 gennaio, seconda tappa di un percorso in Nord Africa studiato per lanciare il suo Piano Mattei. In Libia la premier ha chiesto di “trovare soluzioni strutturali e verificabili” sul contenimento dell’immigrazione irregolare.

L’idea dell’Italia come hub energetico in Europa ha come obiettivo anche il rafforzamento economico dei paesi africani, in modo da contenere l’immigrazione. Meloni pretende una svolta da Bruxelles, e lo evidenzierà anche nel Consiglio europeo: “Il tema deve riguardare l’Ue nel suo complesso”.

Aiuti allo stato

Più complessa sarà la risposta al piano anti-inflazione statunitense, a seguito degli effetti negativi alle imprese europee, provocate dai sussidi a quelle americane. Per quanto riguarda le modifiche alle norme sugli aiuti di Stato, nelle bozze del Consiglio ci sono due ipotesi: una sostenuta dalla Francia e dal commissario al Mercato Interno Thierry Breton, che prevede un intervento sul modello del Sure; l’altra, favorita da Ursula von der Leyen, è per un fondo sovrano, sulla falsa riga del NextGenerationEu, Per l’Italia sono interessanti entrambe le proposte, e soprattutto chiede flessibilità nell’uso dei fondi di coesione e del Pnrr per gli aiuti di Stato.

Sofiya Ruda

Sono nata nel '97 a Lviv e vivo a Roma da quando avevo due anni. Laureata in Interpretariato e traduzione e in Lingue e letterature straniere, voglio diventare una giornalista per raccontare cosa succede ogni giorno nel mondo.