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Il museo in consolle
Loading Italy promuove
la cultura nei videogiochi

Cittadini e turisti potranno segnalare

siti da usare come scenari dei giochi

di Fabio Simonelli18 Dicembre 2017
18 Dicembre 2017

PALAZZO DONINI

Il tuo museo preferito nel tuo videogioco preferito. Non è una semplice ipotesi, ma un solido progetto, promosso dal Ivipro (Italian Videogame program), un’associazione privata volta a valorizzare il patrimonio culturale italiano. L’iniziativa, patrocinata anche da Aesvi (Associazione Editori e Sviluppatori Videogiochi italiana) si chiama “Loading Italy”, e punta a coinvolgere cittadini e turisti nel suggerimento di musei o siti come scenari nei videogames.

La storia – L’idea è nata seguendo l’esempio del Mann, il Museo archeologico nazionale di Napoli, che proprio al suo interno aveva ambientato Father and Son, “Padre e Figlio”. Il direttore Paolo Guglierini, in collaborazione con Ludovico Sollima, docente di management culturale, ha steso la storyline. Un ragazzo di New York arriva a Napoli alla ricerca del padre che aveva lavorato al Mann, e qui ripercorre la sua vicenda attraverso le scenografie del museo, da Pompei all’Antico Egitto. Tra le prime regioni ad aderire al nuovo programma, Umbria e Friulia Venezia Giulia, che hanno già creato i link per le segnalazioni sui loro siti web.

Vantaggi – Chi indicherà un luogo spiegandone il motivo avrà degli ingressi omaggio a musei o zone culturali della regione. D’altra parte questa è anche un’ottima operazione di marketing. Il mercato del gaming infatti non è più solo riservato agli adolescenti, ma negli ultimi anni si sono avvicinati anche molti trentenni e quarantenni. Il fatturato è impressionante, quaranta milioni di euro solo in Italia, con venticinque milioni di giocatori. L’unicità dì Loading Italy però è che l’istituzione fa un passo verso gli sviluppatori, e non il contrario. In Assassin’s Creed, uno dei più popolari giochi di azione, il protagonista si rifugiava a Monteriggiori, borgo del senese divenuto per questo meta di turismo per gli appassionati. Andrea Dresseno, responsabile del progetto, ha spiegato i possibili vantaggi per la cultura italiana: «È quanto accade da tempo per i luoghi in cui sono girati film di successo. Con i musei italiani vogliamo fare lo stesso».

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