No al web a pagamento. I lettori online scelgono il “tutto gratis”

il foglio logoL’82% degli utenti di internet non hanno mai pagato per accedere a contenuti giornalistici negli ultimi 12 mesi. È quanto emerge dal sondaggio, effettuato nel Regno Unito, condotto dal London Press Club. Soltanto il 23% degli intervistati ha preso in considerazione l’idea di pagare per ottenere informazione online. Dai risultati emerge che il modello paywall, tipico dei giornali online, che prevede un abbonamento alla versione digitale non è amato dagli utenti. Gli intervistati preferiscono il giornale gratis i cui ricavi vengono solo dalla pubblicità.

“Da domani nessun articolo del Foglio sarà gratis on line”. È l’esperimento di Giuliano Ferrara. Il direttore del Foglio, nei giorni scorsi, ha dichiarato che non pubblicherà più in chiaro gli articoli che si trovano sull’edizione cartacea, annunciando che fino a maggio saranno gratis solo le notizie realizzate dalla redazione web. Il resto sarà disponibile per gli utenti “con un abbonamento di 10 euro al mese” ha spiegato il responsabile del sito Piero Vietti.

Anche il New York Times ricorre al paywall. La scelta di Ferrara è in contrasto con il sondaggio condotto dal London press club, e predilige il sistema paywall al quale ricorrono anche i più seguiti giornali anglossassoni, dal New York Times al Financial Times. Vietti sicuro della decisione spiega: “Il nostro pubblico è disposto a pagare per i nostri contenuti principali, lo vediamo dal buon numero di abbonamenti alla versione completa del quotidiani in pdf”.

Alberto Gentile

Alberto Gentile

Nato a Messina il 14 aprile 1989. Giornalista praticante presso la Scuola di giornalismo dell’Università LUMSA, è laureato in Editoria e Giornalismo presso la LUMSA, sede di Roma, con tesi “la disfunzione narcotizzante nell’era della partecipazione in rete”. Ha acquisito ottime capacità relazionali sviluppate in ambito universitario. Amante del computer, della musica e dello sport. Ha collaborato con varie testate sportive online. Vorrebbe lavorare come giornalista sportivo.