Porcellum, trovato un accordo. Legge elettorale cambiata entro l’estate. Premio a chi arriva al 40%

Raggiunto l’accordo tra governo e maggioranza per una correzione del Porcellum. Entro l’estate ci sarà una modifica della legge elettorale. E’ quanto emerso dal vertice di questa mattina a Palazzo Chigi, a cui hanno preso parte, oltre al premier Enrico Letta, anche il suo vice Angelino Alfano, i ministri dei Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, delle Riforme Gaetano Quagliariello, e i capigruppo di maggioranza di Camera e Senato.
Le modifiche previste. Secondo alcune fonti interne all’esecutivo si prevede la sola modifica del premio di maggioranza alla Camera. Niente preferenze e nessuna ridefinizione dei collegi: la riforma che la maggioranza sta mettendo a punto prevede l’assegnazione del premio alla coalizione che raggiunge o supera il 40% dei voti. Premio che scatterebbe sia alla Camera che al Senato. Ci sarà prima un correttivo dell’attuale sistema di voto e poi una riforma vera e propria. Così il 29 maggio si terrà il dibattito parlamentare, che sarà introdotto dal premier Enrico Letta, al termine del quale verrà votata una mozione di maggioranza che conterrà le indicazioni sulle modifiche al Porcellum. Modifiche che con ogni probabilità verranno affidate dal Parlamento ad una proposta del governo. Poi, probabilmente il 30 maggio, il governo provvederà invece a nominare la “sua” commissione di esperti, che avrà funzione esclusivamente consultiva.
Le reazioni della politica. L’obiettivo è “tracciare una road-map delle riforme istituzionali” per “avviare l’iter parlamentare”, ha spiegato il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani, al termine del vertice.“Non bisogna sottovalutare le decisioni della Corte costituzionale, – e poi l’ex presidente del Senato ha concluso –  è doveroso mettere in sicurezza la legge elettorale. Dopo la riforma della forma dello Stato si può fare la legge elettorale”. Il segretario del Pd, Guglielmo Epifani lancia invece un appello a fare in fretta attraverso Twitter: “Non possiamo più aspettare. Nell’agenda del Governo devono esserci iniziative forti, soprattutto nei vertici”. Per Renato Brunetta, capogruppo Pdl alla Camera si tratta di un “accordo dentro la maggioranza per fare una riforma minimalista che ricostituzionalizzi il porcellum e possa essere utilizzata se, Dio non voglia, si va alle elezioni in tempi brevi, mentre la riforma elettorale più organica avverrà dentro le riforme istituzionali”. La conferma di un accordo sulla legge elettorale è arrivata anche dal ministro per i rapporti col Parlamento Dario Franceschini: “Sì a norma di salvaguardia che non permetta di tornare a votare con questa legge elettorale”. A chi gli ha chiesto se la riforma minima del Porcellum prevede la sua abrogazione in favore del Mattarellum, Franceschini ha risposto: “Per ora c’è la clausola di salvaguardia. Quello che conterrà si vedrà”.

 Alessandro Filippelli