HomeCronaca Reddito di cittadinanza, novemila denunciati per una truffa da 20 milioni

Reddito di cittadinanza
9mila denunce della Procura
per una truffa da 20 milioni

Sedici ordinanze di custodia cautelare

Il Governo valuta tagli e più controlli

di Valerio Albertini11 Novembre 2021
11 Novembre 2021

Oltre novemila persone denunciate per una truffa da oltre 20 milioni di euro sul reddito di cittadinanza. Sono queste le cifre dell’operazione del comando provinciale della Guardia di Finanza di Cremona e Novara, su disposizione della Procura della Repubblica di Milano, che sta dando esecuzione a sedici ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei membri di una associazione a delinquere finalizzata alle estorsioni e al conseguimento di erogazioni pubbliche, tra cui, appunto, il reddito di cittadinanza.

Gli arresti e le perquisizioni, condotte tra Lombardia, Puglia e Sicilia, hanno consentito di evitare che la truffa si allargasse, producendo esborsi per le casse dello Stato pari ad altri 60 milioni. L’associazione, che per la Procura era formata da una banda di romeni, si faceva inviare dal proprio Paese nominativi e codici fiscali. Questi venivano poi passati a dei Caf compiacenti, i quali istruivano le pratiche per persone spesso nemmeno mai state in Italia. In caso di rifiuto, venivano minacciati.

Alcuni complici, poi, ritiravano alle Poste le card su cui venivano erogati i fondi. Come si legge nell’ordinanza del gip, i sedici arrestati hanno adottato una “procedura ‘parallela’ caratterizzata dalla completa elusione e disattesa delle più basilari disposizioni, legalmente sancite”.

L’operazione della Guardia di Finanza si inserisce in un dibattito sempre più ampio sulla misura, con la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che anche oggi ha chiesto l’abolizione o, quantomeno, controlli più stringenti per evitare casi analoghi.

Come si legge nel nuovo testo della manovra, inoltre, non sarà rinnovato il contratto di 2.500 navigator, che era stato introdotto con il Reddito di cittadinanza e prorogato dal dl sostegni. Dura la replica dei sindacati, che hanno indetto per il 18 novembre una manifestazione a Roma in loro sostegno e chiederanno “a tutte le forze politiche di rivedere questa scelta sbagliata”.

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