ROMA – Si indaga per odio razziale per lo sfregio alla sinagoga Beth Michael di villa Pamphili, nel quartiere Monteverde Vecchio di Roma. I vandali sono stati ripresi dalle telecamere mentre gli organizzatori del corteo pro Pal condannano il gesto.
L’indagine della Procura di Roma
I pm di piazzale Clodio, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi, è in attesa di una prima informativa della Digos su quanto avvenuto alla sinagoga, vandalizzata con alcune scritte. La procura procede per danneggiamento aggravato dall’odio razziale. All’esterno della sinagoga, oltre alla comparsa di scritte come “Palestina Libera” e “Monteverde antisionista e antifascista”, i vandali hanno imbrattato con della vernice nera la targa dedicata a Stefano Gaj Tachè, morto a due anni nell’attentato dell’8 ottobre del 1982 al Tempio Maggiore.

Prima lo sfregio, poi il selfie
Chi ha imbrattato le pareti della sinagoga e la targa ha voluto immortale il momento con una foto. Ma una telecamera ha inquadrato i vandali incappucciati e con le bombolette in mano domenica notte, 30 novembre , in via della Pianese. L’impianto di sicurezza installato vicino al tempo ha restituito delle immagini da cui è partita l’indagine della procura. Uno dei due indossa un k-way bianco e nero, un paio di scarpe chiare, una felpa con cappuccio verde. Intanto i poliziotti stanno analizzando le immagini registrate nella zona, confrontandole con quelle della manifestazione pro Pal che si è tenuta lo stesso giorno.
Gli organizzatori della manifestazione: “Condanniamo il gesto”
“Antisemite mai. Antisioniste sempre. Condanniamo l’episodio ed esprimiamo vicinanza alla comunità ebraica”. Così gli organizzatori del corteo a favore della Palestina prendono le distanze dall’episodio di Monteverde e respingono l’associazione tra la loro protesta e gli atti vandalici. “Così si mistifica la realtà, si confonde antisemitismo e critica politica, si cancella il lavoro fatto per una piazza partecipata e pacifica”, conclude il comunicato.


