Sigilli alle botticelle. Sequestrati anche due cavalli, ma per i vetturini «stanno tutti bene»

botticelleUn blitz a sorpresa, quello delle 60 unità del Corpo forestale dello Stato, coordinate dal Comando provinciale di Roma e dal Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (Nirda), che ieri mattina, nelle celle dell’ex-mattatoio di Testaccio, hanno verificato le stalle che ospitano le “botticelle”, le tradizionali carrozze romane, e i loro 70 cavalli.

«Certo, non ci saremmo aspettati un dispiegamento di forze, di mezzi e un coinvolgimento della comunicazione di questa entità – ha dichiarato in tarda mattinata il presidente dei vetturini romani Angelo Sed – ma siamo felici di aver dimostrato ancora una volta, come riscontrato dagli accertamenti, che i nostri cavalli godono di ottima salute, ricevono tutte le nostre attenzioni, le nostre cure e il nostro amore, e che tutta la documentazione prescritta dalla normativa è in regola».

Nel pomeriggio però, arriva la stangata. Oltre ai sigilli posti su gran parte dell’area per l’inadeguatezza delle strutture, è arrivato anche il sequestro di due cavalli, perché ospitati al buio e su lettiere in condizioni igienico sanitarie scadenti. Per ora i proprietari, in regola con i permessi, potranno comunque di mantenere i propri animali nell’attuale edificio.

Soddisfatta la Lav, l’associazione per il riconoscimento dei diritti degli animali, che con un comunicato si augura che «l’indagine faccia finalmente chiarezza su aspetti inaccettabili, tollerati dalle varie amministrazioni che si sono avvicendate in questi anni: dalle condizioni dei cavalli, a rischio quotidianamente sulle caotiche strade della Capitale, all’assenza di autorizzazione sanitaria delle stalle e alla clamorosa evasione fiscale, fino alle sistematiche violazioni dei pur minimi Regolamenti comunali».

«Per quanto riguarda le strutture, proprio in queste settimane stiamo preparando insieme al Comune il trasferimento nelle nuove scuderie di Villa Borghese», spiega ancora il presidente dei vetturini. «Al Comune abbiamo già assicurato la nostra disponibilità purché le strutture siano idonee, e stiamo collaborando costantemente per far sì che la nuova area rispetti gli standard qualitativi necessari al benessere degli animali, per il quale abbiamo sempre orientato le nostre richieste».

Federico Capurso

Nato a Roma il 24 Marzo 1989 e laureato in Scienze delle Comunicazioni Sociali all’Università Pontificia Salesiana. La sua carriera giornalistica ha inizio nel 2012, quando inizia a collaborare con L’Opinione delle Libertà e con il Roma Post, occupandosi di cultura e spettacolo. Nel 2013 passa a La Voce Repubblicana, dove cura la rubrica “Avviso ai naviganti”, dedicata a internet e alle nuove tecnologie. Dal 2013 cura e dirige la produzione digitale della casa editrice Edizioni del Baretti.